L’intelligente introduzione di questo nuovo personaggio avviene a piccole pillole, ancor prima dell’uscita di questo numero. Infatti, già dopo gli eventi di Age of Ultron di Bendis, possiamo intravedere una figura misteriosa apparsa nello spazio, chi poteva mai essere? Ebbene, durante Original Sin tra i segreti rivelati, Thor scopre di avere una sorella. Insomma, lentamente la Marvel ha introdotto nel suo universo un nuovo personaggio e non solo, anche una nuova razza, quella degli Angeli di Heven, utilizzando la rottura dello spazio-tempo che sta avvolgendo la Marvel.
Ed eccoci qui, a leggere il primo numero Marvel di Angela l’assassina di Asgard, che sicuramente ha colpito non poco per la sua atipicità come eroina.
Ma chi è Angela di Heven?
Il personaggio apparteneva all’Image Comics ed ha debuttato nel numero 9 della serie Spawn come villain, e talvolta alleata del personaggio della testata, apparendo nei numeri #62, #89 e #96 e #100. Angela è un angelo (scusate il gioco di parole) ed un cacciatore di taglie, che lavora sotto l’egida del Cielo per opporsi a Spawn. Questo almeno finché la Marvel non ha acquisito i diritti del personaggio.
Nel primo numero impariamo a conoscere la nuova eroina, che si scopre essere Aldrif Odinsdottir, la figlia di Odino e Freyja creduta morta durante uno scontro con gli Angeli di Heven, acerrimi nemici di Asgard relegati ai confini dell’universo dall’ira di Odino. Dunque Angela l’asgardiana è stata cresciuta dagli acerrimi nemici di Asgard, che hanno innestato in lei l’odio per il suo popolo, educandola con il principio degli angeli: “niente per niente. Ogni cosa ha il suo prezzo“.
Ogni debito sarà pagato
Abituata ad odiare gli asgardiani e odiata da coloro che l hanno cresciuta, proprio perché hanno scoperto che lei stessa è la figlia del Padre degli Dei, Angela si è sempre dimostrata la migliore tra gli angeli (seppur senza ali e seppur non essendolo), dedicando la sua intera esistenza ai principi di quel popolo che tanti anni avanti l’ha sottratta dalle braccia dalla madre. Proprio questi principi la renderanno diversa da qualsiasi eroina vista sinora, sarà imprevedibile, caritatevole, spietata, potente, spaventata. Insomma un insieme di scene contrastanti che hanno reso ogni pagina inaspettatamente diversa. Per esempio, se nella pagina prima la forte guerriera aiuta a recuperare il pallone della bambina, nella scena successiva quest’ultima sarà costretta a fare un giuramento nel quale promette che il favore le sarà restituito.
In questo primo numero la vedremo riavvicinarsi alla sua famiglia (sebbene si dimostri riluttante), e proprio da questo avvicinamento verrà compiuto un delitto gravissimo: Angela rapirà la neonata figlia di Odino e Freyja (ovvero sua sorella), e per questo sarà braccata da Thor.
Ci ha molto colpito lo spietato motto degli angeli, che si sono dimostrati avari e materialisti (rispetto all’ immagine collettiva che abbiamo di loro), principi che spiccano da subito per il contrasto che hanno con gli dei di Asgard, i quali puntano di più sullo spirito e l’onore. Sicuramente è questa la parte che rende diversa e imprevedibile la protagonista, che a tratti sembra dimostrarsi più un villain che un’eroina.
In conclusione
Si è fin da subito notato l’ottimo lavoro svolto da questo team creativo, che per questo primo numero hanno puntato sul far conoscere questa nuova e potente guerriera attraverso vari riferimenti al passato, narrati dalla sua migliore amica. Una scelta che si è dimostrata molto acuta, poichè grazie a questo mezzo vengono mostrati dei flashback al momento opportuno, per poter chiarire alcune parti del passato di Aldrif.
Kieron Gillen e Marguerite Bennet, scrittori di questa serie, cercando di spiegare le radici della protagonista e definendo al meglio le sue ideologie, sono riusciti ad esaltarla nel migliore dei modi rendendola molto esaustiva, al punto che a volte sono riusciti a farti sembrare giusti alcuni ragionamenti cinici e spietati.
Phil Jimenez e Stephanie Hans ci hanno regalato dei disegni sbalorditivi, marcando l’imponenza della nuova eroina e delineando nuovi e vecchi paesaggi in maniera impeccabile, riuscendo anche nel tentativo di trasmettere la potenza e la forza dei personaggi solo attraverso i bellissimi tratti che li hanno definiti.
Sebbene a volte ci sia parsa leggermente confusionaria, abbiamo apprezzato molto la storia di questo numero, come abbiamo apprezzato l’azione che non è mai venuta a mancare. Spesso però questo primo numero ci è sembrato troppo incentrato su un’aspetto abbastanza superficiale di Aldrif, senza svelarne la psicologia celata dentro di lei (che questa mossa sia stata intenzionale?), quindi approfondendo soltanto la sua educazione da angelo, piuttosto che i suoi sentimenti e quello che prova effettivamente di fronte a questa svolta avvenuta nella sua vita.