Ray Fisher spiega che Cyborg doveva essere squartato e ridicolizzato nella versione cinematografica di Justice League firmata Joss Whedon.
Dopo anni di attesa, speranze, petizioni e finte smentite, lo scorso mese è uscita su Sky la Zack Snyder’s Justice League, film che mostra l’opera completa del regista senza i pesanti tagli imposti dalla Warner. Nel 2017 Snyder abbandonò infatti la regia di Justice League a causa di una tragedia familiare e venne sostituito da Joss Whedon che, oltre a realizzare una versione pessima del film demolita dalla critica e dai fan, venne accusato da Ray Fisher e altri attori di comportamenti inopportuni e poco professionali sul set.
La scorsa estate, l’interprete di Cyborg ha spiegato infatti cheWhedon ha trattato cast e crew del film in modo disgustoso, offensivo, non professionale e del tutto inaccettabile, mentre recentemente ha raccontato tutto quello che è successo sul set in un lungo approfondimento pubblicato da THR.
L’attore ha deciso di esporsi pubblicamente (oltre ad aver fatto pressioni per avviare un’indagine interna) ed una nuova intervista con Empire Magazine, è tornato a discutere della produzione del film, spiegando:
Non ci hanno detto “Hey, non apprezziamo il film di Snyder, vogliamo cambiarlo completamente ed abbiamo bisogno di voi”. Loro invece hanno provato a mantenere la storiella di farlo per Zack preservando la sua visione, ma alla fine non lo hanno fatto.
Sfortunatamente la situazione non può far altro che esplodere quando chiedi un input alle persone, ma decidi di “mordergli la testa” quando loro ti danno dei consigli [in riferimento alle parole di Joss Whedon, che ha spiegato che odia ricevere input dagli attori].
Entrando nel dettaglio, Whedon voleva inserire una battuta dove Victor Stone avrebbe esclamato “non mi sento le gambe“, ma voleva anche girare una scena dove veniva letteralmente squartato da Steppenwolf (che alla fine è stata convertita nella scena dove Steppenwolf gli strappa via le gambe).
Se non mi avessero accolto così male nel processo iniziale, forse non mi sarei sentito completamente a mio agio nel raccontare tutte quelle circostanze. Ma la verità è che ho provato a tenerli a freno, non ero felice di quello che stavano facendo a quest’uomo di colore, che aveva già subito così tanto traumi fisici arto dopo arto.
L’attore ha avuto un ruolo chiave nella scrittura di Cyborg (avendo collaborato attivamente con Zack Snyder e Chris Terrio sulla sceneggiatura) e vedere tutto il suo lavoro distrutto pezzo dopo pezzo e sostituito da scene demenziali che non avevano nulla a che fare con il personaggio non sarà stato certo il massimo.