Il fumettista Neil Gaiman e il regista Guillermo Del Toro proposero un film su Doctor Strange a Kevin Feige molti anni fa.
Il 4 maggio è uscito nelle sale Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il sequel dedicato alle avventure del Maestro delle Arti Mistiche interpretato da Benedict Cumberbatch prodotto dai Marvel Studios e diretto dal leggendario Sam Raimi, che vede il ritorno di Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff/Scarlet Witch ed è strettamente collegato agli eventi narrati nelle serie televisive WandaVision e Loki.
Nel corso di un nuovo episodio del podcast Happy, Sad Confused con Josh Horowitz, il fumettista Neil Gaiman, celebre autore di Sandman, ha parlato del suo rapporto con i Marvel Studios. Dopo aver ammesso di non sapere per quale motivo né la Marvel né la DC lo consultino più spesso per i propri progetti, Gaiman ha svelato di aver proposto a Kevin Feige insieme a Guillermo Del Toro (La forma dell’acqua) un film su Doctor Strange nel 2007:
“Io e Kevin [Feige] abbiamo parlato un paio di volte nel corso degli anni per varie cose. Con ogni probabilità il modo in cui lo hanno fatto è stato commercialmente migliore… ma ricordo che nel 2007 ebbi delle discussioni minimaliste con Kevin Feige del tipo ‘Cosa ne pensi di Doctor Strange?’. Poi parlai con Guillermo Del Toro, avevamo entrambi delle idee per Doctor Strange e iniziai a parlarne con Kevin: ‘Potrei fare Doctor Strange con Guillermo.’ E sostanzialmente ci dissero ‘Vogliamo solo concentrarci sui personaggi principali per ora. Doctor Strange arriverà più in là. Non vogliamo andare in quella direzione al momento.‘”
Quando gli è stato chiesto di rivelare qualche dettaglio sulla sua visione per il film, Gaiman ha spiegato che la storia di Strange sarebbe stata ambientata tra gli anni ’20 e gli anni ’30 e che i fumetti di Steve Ditko avrebbero rappresentato una forte fonte di ispirazione:
“C’erano alcune idee interessanti. Il mio aspetto preferito di Doctor Strange era l’idea di… La cosa che volevamo davvero fare era ambientare le sue avventure negli anni ’20 e vederlo diventare un alcolizzato e un fisico radiato dall’albo. L’idea era che, dopo aver affrontato tutto questo e l’addestramento per diventare il più grande mago del mondo forse all’inizio degli anni ’30 o alla fine degli anni ’20, lo avremmo visto vivere al Greenwich Village da 90 anni con lo stesso aspetto e nessuno se ne sarebbe accorto. Ci piaceva quell’idea e sarebbe stato fuori dal tempo. Ma, oltre a questo, sarebbe stato molto ispirato al lavoro di Steve Ditko perché, sai, è il migliore.”
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