Dopo il debutto dei primi due episodi di “My Adventures with Superman”, questa è la nostra impressione.
Diversi anni fa, durante il DC FanDome, venne annunciato l’arrivo di due nuove serie animate sui pilastri dell’universo DC: Batman: Caped Crusader, prodotta Matt Reeves, Bruce Timm e J. J. Abrams, in uscita su Prime Video, ed al suo fianco My Adventures with Superman, in uscita su Adult Swim a partire da questo luglio in America, con Jack Quaid di The Boys a dare la voce originale all’Uomo d’Acciaio.
La serie ha recentemente visto il suo debutto Statunitense con la messa in onda dei primi episodi intitolati Adventures of a Normal Man, che raccontano una storia divisa in due parti, ed il nostro responso è per ora decisamente positivo.
La storia si ripete… ma non come ve l’aspettereste
Narrativamente, ci troviamo davanti ad una reinvenzione particolarmente vincente della mitologia di Superman. Gli elementi sono tutti presenti; il giovane Clark Kent di Smallville scopre il retaggio culturale alieno quando etra in possesso di misteriose abilità ben oltre quelle dei comuni mortali, figlie della sua provenienza dal pianeta Krypton. Clark cresce interessandosi al giornalismo e finisce per lavorare per il Daily Planet di Perry White a Metropolis, assieme ai suoi colleghi Lois Lane, astuta ed entusiasta mente giornalistica, e Jimmy Olsen, fotografo dall’innata simpatia e dal grande coraggio. Kent non riesce a resistere dall’utilizzare i suoi poteri e finisce per vestire i panni di Superman, l’Uomo d’Acciaio protettore di Metropolis.
Come detto, gli elementi sono presenti, ma l’intelligenza sta nella reinterpretazione (basata spesso su versioni fumettistiche comunemente non adattate nelle varie trasposizioni).
Clark Kent non ha modo di comprendere nulla riguardo il suo passato Kryptoniano se non in età adulta, per via della mancata traduzione dal Kryptoniano all’Inglese dell’ologramma di Jor-El, che il futuro Superman osservava con timore, spaventato da quello che sembra essere un tono molto più aggressivo di quanto ci si può auspicare (tra i fan sono già insorti i paragoni con il Kratos di God of War). Le motivazioni che lo portano a diventare l’Uomo d’Acciaio sono quindi molto più legate ad un personale desiderio di essere d’aiuto a chi ne ha bisogno, rispetto al perseguire una missione mandatagli da quello che sarebbe a tutti gli effetti lo spettro digitale del suo padre biologico.
Nota a margine: il redesign di Krypton è decisamente vincente. Si vira con destrezza dall’estetica glaciale creata per i film di Richard Donner, spostandosi in un territorio tra una sorta di pulp dal gusto moderno, ed il fantascientifico action del fumetto Superman: Diritto di Nascita, anche se molto più minimalista.
Kent è inoltre coinquilino di Jimmy Olsen, ed insieme arrivano al Planet in qualità di tirocinanti, invece che di diretti professionisti, e lo stesso vale per l’energetica Lois Lane, che si trova nello stesso ruolo da però più tempo di loro due, ed ha già un rapporto pregresso con l’esausto Perry White, grazie al quale assistiamo a dei siparietti particolarmente divertenti.
La chimica tra questi tre è immediatamente percepibile, e la scintilla che scocca tra l’appassionata Lane e l’insicuro Kent (che si sente chiaramente più a suo agio nei panni dell’eroe d’azione dal mantello rosso), seguita dal comportamento divertito di Olsen che li osserva cercando di spingerli al dichiararsi i loro neonati sentimenti, non può che suscitare grande simpatia. I tre sono giovani, ma difficilmente catalogabili come naïve, e sono anzi sicuri di sé e pieni di entusiasmo all’idea di risolvere i misteri fantascientifici che popolano la semi-futuristica Metropolis, promettendo dei grandi momenti di intrattenimento per le “avventure” che figurano nel titolo.
Un ulteriore aspetto reinventato per l’occasione, riguarda i poteri di Superman.
L’Uomo d’Acciaio conserva tutte le abilità che vi aspettereste, ma il modo in cui le “sblocca” sembra quasi richiamare al periodo fumettistico di Superman Red/Superman Blue, nel quale la sua biologia mutava e lo rendeva un’eroe dalle abilità elettriche. Specifichiamo che in questo caso l’eroe non sembra manipolare l’elettricità o simili (anzi, ad un certo punto dimostra una classica vulnerabilità a riguardo), ma l’effetto utilizzato, molto più “energetico” di quanto ci si possa aspettare, suggerisce un nuovo modo di vedere i poteri a cui siamo normalmente abituati.
Questo a nostro avviso risulta ottimo, perché tiene fede agli elementi cardine della controparte cartacea, ma ci da la possibilità di notare un alone di mistero riguardo il retaggio culturale di questa versione di Superman invece di vederlo come un reiterarsi della solita prassi.
L’animazione è spesso definibile come “semplice”, ma risulta chiaro dove sia stato impiegato uno sforzo maggiore per raggiungere un livello di fluidità atto al sottolineare la spettacolarità di certe sequenze.
Nonostante ciò, generalmente l’atmosfera è talmente ammaliante dal non farci soffermare sulla poca ricchezza di questo mezzo, un po’ come avvenuto per il recente (e di successo) Invincible, che ha preso al laccio gli spettatori tramite la sua storia coinvolgente ed i suoi personaggi accattivanti, portando il pubblico al concentrarsi si di essi invece del soffermarsi su un aspetto tecnico che è alla fine in funzione della storia.
L’estetica “anime” non si ferma poi solo al generalmente riuscito character design, ma passa oltretutto all’animazione e allo stile, che richiamano spesso e volentieri lo stile di prodotti animati di fattura giapponese (tra i più commerciali, non parliamo di paragoni con lo Studio Ghibli).
In conclusione
L’inizio di My Adventures with Superman è decisamente promettente. Le trame che vengono gettate hanno attirato l’attenzione di chi vi scrive e di un’udibile fascia di appassionati online che non vedono l’ora di sapere cos’avverrà sia nel resto della stagione, che in quella futura, il cui arrivo è stato recentemente confermato dal produttore della serie.
My Adventures with Superman segue le avventure di Superman e Lois Lane. La serie animata ha come protagonisti un Clark Kent di poco più di vent’anni (interpretato vocalmente da Jack Quaid di The Boys), la brillante e motivata Lois Lane (interpretata vocalmente da Alice Lee di Lo straordinario mondo di Zoey), ed il loro migliore Jimmy Olsen, con il trio intento a scoprire la propria strada e tutto ciò che sono in grado di fare insieme, in quanto team di reporter investigativi del Daily Planet. Nel corso della serie, Clark svilupperà la sua identità di Superman, diventando l’eroe di Metropolis – e forse anche del mondo intero. Lois starà affrontando la sua ascesa come star nel mondo del giornalismo investigativo, prendendo sotto la sua ala l’aspirante fotografo Jimmy Olsen. Nel mentre, Clark e Lois si innamoreranno, condividendo avventure, sconfiggendo criminali, inciampando in qualche segreto, il tutto cercando di capire cosa significa essere Superman e Lois Lane.