Ms. Marvel, Rish Shah riflette sulle nuove abilità di Kamran nella serie dei Marvel Studios: “È solo un ragazzo smarrito e arrabbiato.”
L’8 giugno ha debuttato sulla piattaforma di streaming Disney+ Ms. Marvel, la nuova serie dei Marvel Studios dedicata alla giovane supereroina pakistana-americana Kamala Khan (Iman Vellani) che rivedremo sul grande schermo al fianco di Brie Larson (Carol Danvers/Captain Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau) in The Marvels di Nia DaCosta.
Nel corso di un’intervista con l’Hollywood Reporter, Rish Shah ha parlato delle differenze tra la versione del Marvel Cinematic Universe di Kamran rispetto alla controparte fumettistica e del suo ruolo nello show dei Marvel Studios. Dopo aver difeso le intenzioni del personaggio nella serie, il giovane attore ha riflettuto sulla reazione di Kamran ai suoi nuovi poteri:
THR: “Sua madre, Najma (Nimra Bucha), trasferisce in lui il suo potere prima di morire, ed ha difficoltà a contenerlo. E il modo in cui gestisce le sue abilità è preoccupante, per usare un eufemismo. Qual è la tua opinione in merito al suo atteggiamento con i suoi nuovi poteri?”
Shah: “Innanzitutto, sta cercando di capire cosa sta succedendo. Non si aspettava di ricevere questi nuovi poteri, e non sa a chi rivolgersi per chiedere aiuto. È stato abbandonato dalla sua famiglia perché ha deciso di proteggere Kamala, la sua amica, e sé stesso nel farlo. Ma poi subentra il problema di controllare i suoi poteri perché non vuole fare del male alle persone. Sta cercando di contenere queste abilità ma, sfortunatamente, lo stanno dilaniando. È una quantità impressionante di energia Noor. Arriva dentro di lui direttamente dal Velo e, al contrario di Kamala, non ha avuto il tempo di capire come funzioni. Bruno sta ancora aiutando Kamala ad imbrigliare questi poteri e ad usarli nel modo corretto e più sicuro.”
“E Kamran pensa ‘Oh cavolo, sta succedendo, sono inseguito e mi danno la caccia.’ Sono troppe cose tutte assieme. E verso la fine dell’episodio si sente leggermente tradito dall’unica persona di cui si è fidato, ossia Kamala. Era lì quando la sua famiglia è morta, non è in grado di gestire quell’informazione e di processarla nel modo migliore. Quindi penso che la sua rabbia intrinsecamente causi non solo uno scatto di frustrazione e rabbia ma anche un impulso enorme che causa la distruzione attorno a lui. E non è intenzionale. È solo un ragazzo smarrito che non è capace di gestire la situazione in cui è stato gettato.”