La sceneggiatrice di Ms. Marvel ha creato una cronologia degli eventi storici dell’MCU per inserire la Partizione nella serie.
L’8 giugno ha debuttato sulla piattaforma di streaming Disney+ Ms. Marvel, la nuova serie dei Marvel Studios dedicata alla giovane supereroina pakistana-americana Kamala Khan (Iman Vellani) che rivedremo sul grande schermo al fianco di Brie Larson (Carol Danvers/Captain Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau) in The Marvels di Nia DaCosta.
Nel corso di un’intervista con Variety, Bisha K. Ali, head writer e produttrice esecutiva di Ms. Marvel, ha parlato della scelta di rendere la Partizione dell’India del 1947 una parte centrale della serie. In particolare, la sceneggiatrice ha svelato di aver creato una vera e propria cronologia degli eventi storici avvenuti nel Marvel Cinematic Universe partendo da Captain America: Il primo Vendicatore, svelando quale fu la reazione del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige alla proposta:
“[L’idea è nata] sin dall’inizio. La prima settimana stavamo già discutendo della Partizione. Abbiamo creato una timeline con gli eventi avvenuti nell’MCU. Ho iniziato guardando alcuni dei vecchi film, come Captain America: Il primo Vendicatore. Quello è essenzialmente un film storico, così mi sono detta ‘Ok, dopo la Seconda Guerra mondiale, cos’è successo nella famiglia di Kamala? La Seconda Guerra mondiale finisce nel 1945. Nel 1947 c’è stata la Partizione. Quindi, se la Seconda Guerra mondiale esiste nell’MCU, e quella parte della nostra storia può essere canonizzata, perché non farlo anche con la nostra?’. Quando presentai la timeline a [Kevin] Feige, disse ‘Oh, figo! Ho capito cosa stai facendo.’ La storia del mondo non è solo quella che riguarda l’America. Ci sono anche altri posti con le loro storie.”
“Per quanto riguarda la parte centrale del suo viaggio emotivo, il superpotere di Kamala risiede nelle quattro generazioni di donne che vediamo nella serie. Era una parte molto chiara per noi. Volevamo che la serie parlasse di guardare al proprio interno, nella storia della nostra famiglia. Invece di rendere centrale una storia del tipo ‘Non mi inserisco in questo mondo a causa di chi sono’, volevo che fosse più simile a ‘Non so chi sono ed ho bisogno di scoprirlo.’ Quel conflitto è più interiore rispetto a ‘noi contro loro.’ Non mi interessava molto perché ci hanno già messo da parte. Abbiamo già visto altre versioni di questa storia, che sono brillanti. Ma non volevamo che la serie facesse altrettanto. Volevamo che fosse su di ‘noi’. Quindi l’intenzione è sempre stata quella sin dall’inizio.”