In questo speciale abbiamo elencato gli easter eggs e i riferimenti presenti nel primo episodio della serie su Ms. Marvel con Iman Vellani!
Questa mattina è stato rilasciato sulla piattaforma di streaming Disney+ il primo episodio di Ms. Marvel, la nuova serie dei Marvel Studios dedicata alla giovane supereroina pakistana-americana Kamala Khan (Iman Vellani). In questo speciale abbiamo elencato gli easter eggs, i riferimenti e le curiosità presenti nella puntata – intitolata “Generation Why” – che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima.
MOON KNIGHT E DOCTOR STRANGE
Nell’iconica intro dei Marvel Studios presente all’inizio dell’episodio è possibile intravedere un frame tratto da Doctor Strange nel Multiverso della Follia di Sam Raimi e la scena finale del primo episodio di Moon Knight. In sottofondo, inoltre, possiamo sentire “Blinding Lights” di The Weeknd, brano già utilizzato per il primo trailer ufficiale della serie diffuso a marzo.
GENERATION WHY
Il titolo del primo episodio – “Generation Why” – omaggia il secondo arco narrativo della run di G. Willow Wilson e Adrian Alphona su Ms. Marvel. Il significato di quest’espressione, nel suddetto ciclo a fumetti, è legato al ruolo delle nuove generazioni per il futuro della Terra e al piano dell’Inventore, intenzionato a usare l’energia vitale dei giovani come rimedio all’inquinamento e alla sovrappopolazione.
GLI EVENTI DI ENDGAME
L’episodio si apre con la descrizione della cosiddetta “Battaglia della Terra” vista nel terzo atto di Avengers: Endgame da parte di Kamala Khan. La protagonista cita le “invasioni aliene” dei Chitauri, Thanos (Josh Brolin) e le “Gemme Magiche” (ossia le Gemme dell’Infinito). Tra i personaggi dell’MCU presenti in questa sequenza possiamo notare: Iron Man, Captain America, Thor, Hulk, Black Panther, Okoye, Occhio di Falco, Wanda Maximoff, Valchiria, Ant-Man e Pepper Potts/Rescue.
In seguito Kamala ricorda che Carol Danvers alias Captain Marvel (Brie Larson) ha distrutto la flotta di Thanos “come un angelo in fiamme” affrontando faccia a faccia il Titano Pazzo, proprio come avvenuto nel film dei fratelli Russo.
LA MS. MARVEL ORIGINALE
Prestando attenzione e bloccando la scena al momento giusto, possiamo distinguere un disegno realizzato da Kamala che mostra Carol Danvers con il costume originale rosso e nero indossato dal personaggio nelle storie pubblicate nel 1976 e ideato da John Romita Sr.
LE INTERVISTE DI ANT-MAN
Kamala afferma di aver imparato tutto ciò che sa su Captain Marvel “grazie alle mie ricerche e a un’analisi scrupolosa delle interviste di Scott Lang.” Ciò significa che, in seguito alla Battaglia della Terra, Scott Lang alias Ant-Man (Paul Rudd) – e presumibilmente molti altri supereroi coinvolti nel conflitto contro Thanos – hanno fornito un’accurata ricostruzione di quanto avvenuto in Avengers: Endgame, giustificando la consapevolezza dell’umanità di questi eventi. La notorietà pubblica di Scott Lang, oltretutto, si ricollega alle foto trapelate dal set di Ant-Man and The Wasp: Quantumania.
DOV’È CAPTAIN MARVEL?
“So che alcuni di voi pensano: ‘Ha abbandonato i terrestri’. Ma non è vero. Chiaramente non sappiamo cosa stia combinando ma magari le serviva solo una pausa, no?”
Uno dei riferimenti più sorprendenti nel primo episodio riguarda l’assenza di Carol Danvers nei 23 anni che intercorrono tra gli eventi di Captain Marvel e Avengers: Endgame. Con questo riferimento metanarrativo che si riferisce non solo ai terrestri dell’MCU ma anche (e soprattutto) agli spettatori e ai fan, Kamala Khan difende il mancato coinvolgimento della supereroina interpretata da Brie Larson in altri film dei Marvel Studios come The Avengers o Avengers: Age of Ultron nonostante le “situazioni d’emergenza.” La protagonista, inoltre, ipotizza che Carol abbia deciso di prendersi una pausa dopo Avengers: Endgame.
IL PAPPAGALLO
Durante il racconto di Kamala viene mostrato per pochi secondi il disegno di un cacatua, chiaro riferimento al clone di Thomas Edison e avversario di Ms. Marvel. Creato da Sana Amanat, Stephen Wacker e G. Willow Wilson nel 2014 e apparso per la prima volta sulle pagine di Ms. Marvel Vol.3 #5, l’Inventore è in realtà un clone del celebre inventore Thomas Edison creato dallo scienziato Gregory Knox che, a causa della contaminazione con il DNA del suo animale domestico, ha le sembianze di un cacatua antropomorfo. Nei fumetti questo personaggio rappresenta un tassello fondamentale nella formazione della giovane supereroina in quanto è il primo supercriminale affrontato da Kamala pochi giorni dopo aver ottenuto i poteri.
Un altro sottile riferimento a questo bizzarro villain – che potenzialmente potrebbe essere introdotto in una seconda stagione – viene fatto in una scena successiva nel dialogo tra Yusuf Khan e Kamala:
Yusuf: “Ed ecco perché le salamandre sono quasi estinte in Pakistan. Motivo per il quale mi preoccupa la difficile situazione dei pappagalli.”
Kamala: “A proposito di pappagalli, ho una relazione di biologia.”
IL BRADIPO ALATO
Il canale YouTube di Kamala Khan è chiamato “Sloth Baby Productions” (“Produzioni Baby Bradipo“) in riferimento al peluche a forma di bradipo alato che il personaggio possiede nei fumetti Marvel. In un’altra scena, peraltro, scopriamo che Kamala ha questo peluche anche nel Marvel Cinematic Universe e che sulle pareti della sua camera è presente un adesivo che ritrae proprio il bradipo. Infine, possiamo vedere l’animaletto anche nei titoli di coda finali della puntata.
ANT-MAN E WASP
Tra i video del canale YouTube di Kamala possiamo notarne uno incentrato sul “viaggio romantico” di Ant-Man e Wasp nella città di Parigi e uno su una ragazza morsa da una “femminista radioattiva.”
IL DIO DEI VIDEOGIOCHI
“Comunque, ho finito per questa settimana. La prossima, ci sarà uno speciale in due parti sul perché credo che Thor sia in realtà un gamer.”
Alla fine del video, Kamala spiega di avere il sospetto che Thor (Chris Hemsworth) sia segretamente un videogiocatore. Si tratta di un chiaro riferimento ad Avengers: Endgame, dove vedevamo il Dio del Tuono giocare ai videogiochi e difendere Korg (Taika Waititi) dallo spietato NoobMaster69.
DALLA CARTA ALLO SCHERMO
La scena iniziale è pressoché identica al primissimo numero di Ms. Marvel: proprio come nell’albo, anche qui vediamo Kamala intenta a lavorare ad una fan fiction, per poi essere chiamata dalla madre. Poco dopo, il focus si sposta sulla conversazione tra il padre e Aamir.
UNA “STRANA” CONNESSIONE
Mohan Kapoor, interprete di Yusuf Khan, ha doppiato Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) nella versione hindi del film di Scott Derrickson e negli altri progetti dei Marvel Studios in cui è apparso il personaggio (tranne in Doctor Strange nel Multiverso della Follia).
GIRL-POWER
Kamala indossa una maglia che ritrae delle versioni stilizzate di Captain Marvel, Hope van Dyne alias Wasp (Evangeline Lilly) e Valchiria (Tessa Thompson) con la scritta “Ladies, let’s get information“.
SCUOLA GUIDA
La sequenza della scuola guida all’inizio della puntata ricorda lo spot diffuso da Audi USA in occasione della promozione di Spider-Man: Homecoming di Jon Watts nel 2017 in cui vedevamo Peter Parker (Tom Holland) prendere lezioni di guida da un insegnante interpretato dal caratterista J. B. Smoove (che avrebbe prestato il volto due anni dopo al Professor Julius Dell in Spider-Man: Far From Home).
L’insegnante di guida di Kamala, peraltro, è interpretato da Randall P. Havens, noto per il ruolo del Professor Scott Clarke nella popolare serie Netflix Stranger Things.
IL K.K. CODE
Nella coloratissima sigla iniziale possiamo notare un fumetto fittizio di Ms. Marvel con la scritta “K.K. Code“, chiaro riferimento al Comics Code Authority. Nel 1954 gli editori aderenti alla Comics Magazine Association of America adottarono un codice di autoregolamentazione con il quale gli albi venivano sottoposti all’esame preventivo di un comitato di revisione che attestava l’assenza di offese alla morale e la liceità dei contenuti. Il risultato di questa operazione era un annacquamento delle storie con l’eliminazione di “nudi, sangue, violenza, ambiguità morali e messa in discussione delle autorità costituite” e persino il divieto di utilizzare vampiri, zombi e licantropi. Di conseguenza, un fumetto senza bollino non poteva essere venduto ai più giovani nei negozi. Il Comics Code appare anche all’inizio del film d’animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo.
MAN-ANT
Nello stesso frame del K.K. Code vediamo un disegno raffigurante Ant-Man contro una creatura chiamata Man-Ant. La presenza di questo disegno era già stata anticipata dal primo trailer dello show, dove potevamo vedere questo omaggio al personaggio tra gli scarabocchi sul taccuino di Kamala.
IL MATRIMONIO
Nella serie la famiglia Khan sta vivendo un periodo molto movimentato a causa dell’imminente matrimonio tra Aamir e Tyesha Hillman (Travina Springer). La stessa identica dinamica avviene nella serie a fumetti di Ms. Marvel.
SYMMETRA
Nel primo episodio vediamo il cameo di Anjali Bhimani nel ruolo della Zia Ruby. Oltre ad aver interpretato Mita Nansari nella serie Marvel’sRunaways, Bhimani è nota per aver doppiato Symmetra nel videogioco Overwatch e Rampart in Apex Legends. Tra gli altri crediti dell’attrice occorre ricordare Special, Station 19, Grace and Frankie, Modern Family e la serie animata La leggenda di Vox Machina di Amazon Prime Video.
COLES ACADEMIC HIGH SCHOOL
Anche nel Marvel Cinematic Universe la scuola di Kamala è la Coles Academic High School, proprio come nei fumetti. Questa location è basata su una scuola realmente esistente, ossia la McNair Academic High School situata su Coles Street a Jersey City, New Jersey.
Una curiosità: la mascotte ufficiale della Coles Academic High School è il gatto del Bengala (come suggerito dallo slogan “Go Bengals!” visibile nelle scene ambientate nella palestra della scuola).
I NOMI DEI FUMETTISTI
All’ingresso della scuola di Kamala possiamo vedere un’insegna con i nomi di alcuni fumettisti della Marvel Comics che hanno contribuito al successo di Ms. Marvel:
• G. Willow Wilson, co-creatrice di Ms. Marvel nei fumetti che ha firmato la run più lunga sul personaggio.
• Stephen Wacker, senior editor dell’acclamata serie a fumetti su Occhio di Falco scritta da Matt Fraction nonché supervisore del rilancio di Captain Marvel di Kelly Sue DeConnick e Dexter Soy che ha ridefinito il personaggio per il pubblico moderno gettando le basi per la versione dell’MCU.
• Adrian Alphona, disegnatore di gran parte delle storie di Ms. Marvel scritte da G. Willow Wilson.
• Jamie McKelvie, disegnatore del rilancio editoriale sugli Young Avengers nonché ideatore del design del costume di Captain Marvel e di Ms. Marvel.
• Ian Herring, colorista dei numeri #13/14/15/16/17/18/23/24 di Ms. Marvel Vol.4.
• Takeshi Miyazawa, disegnatore dei numeri #13/14/15 di Ms. Marvel Vol.3.
• Joe Caramagna, scrittore e letterista che ha lavorato a diverse serie a fumetti della Marvel come Civil War II: Amazing Spider-Man, New Avengers, Venom: Space Knight e Black Widow.
• Nico Leon, disegnatore dell’ultima parte della run su Ms. Marvel di G. Willow Wilson.
PERFEZIONE
Nell’MCU Kamala porta una collana con il proprio nome in arabo. Come spiegato da Yusuf Khan sulle pagine di Ms. Marvel (2015) #4, la parola “kamál” significa “perfezione” in arabo, motivo che ha spinto i genitori a chiamare così la propria figlia.
L’OCCHIO DI ALLAH
Oltre ad avere il proprio nome in arabo, Kamala indossa una collanina con l’Occhio di Allah, un amuleto di colore blu a forma di occhio stilizzato che, secondo un’antica leggenda turca, offrirebbe protezione dal malocchio al suo proprietario.
ZOE E NAKIA
Come lasciato intendere in una sequenza, tempo fa Kamala, Bruno e Nakia erano amici di Zoe Zimmer prima che quest’ultima diventasse popolare sui social e assumesse un atteggiamento alquanto antipatico nei loro confronti. Nei fumetti Zoe e Nakia hanno un rapporto molto particolare che preferiamo non descrivere per evitare di spoilerare non solo la testata di Ms. Marvel per chi avesse intenzione di recuperarla ma potenzialmente anche i prossimi episodi dello show.
GWW
In una scena possiamo notare le iniziali “GWW” sulla scrivania di Mr. Wilson (Jordan Firstman), il consulente scolastico di Kamala. Si tratta di un simpatico omaggio a G. Willow Wilson, scrittrice americana convertitasi all’Islam e co-creatrice di Ms. Marvel nei fumetti.
MULAN
“Dimmi, dimmi, chi è l’ombra che riflette me?”
Durante il dialogo con Kamala riguardante il suo futuro, Mr. Wilson cita un verso del brano “Reflection” (“Riflesso”) tratto dal film d’animazione Mulan (1998) cantato da Christina Aguilera nella versione originale e da Syria in quella italiana.
DARTH VADER
“Sorridi e chiedi il permesso a tua madre. Possiamo smettere di fingere che tua madre sia Darth Vader?”
Conversando con Kamala, Bruno menziona Darth Vader, personaggio simbolo della saga di Star Wars apparso recentemente anche nella serie Obi-Wan Kenobi per Disney+. La passione di Bruno Carrelli per l’universo di Guerre Stellari, inoltre, è un chiaro riferimento ai fumetti.
SOGNI AD OCCHI APERTI
Nella serie l’immaginazione di Kamala è rappresentata a livello visivo con numerose onomatopee e inserti animati ispirati non solo al già citato Spider-Man: Un Nuovo Universo ma anche a Scott Pilgrim vs. The World di Edgar Wright (in cui, guarda caso, appaiono sia Brie Larson che Chris Evans).
Proprio come nello show dei Marvel Studios, anche nei fumetti il personaggio tende spesso a sognare ad occhi aperti immaginando di interagire con i suoi supereroi preferiti.
Una curiosità: proprio come nei fumetti Marvel, di fronte alla camera di Kamala c’è un lungo ramo di un albero che la giovane ragazza usa spesso per sgattaiolare fuori dalla sua abitazione.
LA GIACCA
In alcune scene Kamala indossa un giaccone verde militare per omaggiare la divisa indossata da Carol Danvers nelle scene flashback di Captain Marvel con tanto di distintivo della scuola di addestramento dell’Aeronautica militare statunitense sul braccio.
IL COSTUME
Un interessante parallelismo tra i fumetti e la serie riguarda la personalizzazione del costume di Ms. Marvel: mentre nella run di G. Willow Wilson Kamala usa un burqini (un costume da bagno femminile che copre interamente il corpo tranne il viso, le mani e i piedi ideato appositamente per le donne di religione islamica), nella serie la protagonista usa un misterioso bracciale ricevuto dalla nonna per rendere unico e speciale il suo cosplay.
LE “VARIANTI” DI CAPTAIN MARVEL
In una scena Bruno e Kamala immaginano delle versioni alternative di Captain Marvel tra cui:
• Captain Marvel Steampunk, ossia quel filone narrativo avente la peculiarità di introdurre una tecnica anacronistica in un’ambientazione storica diversa come l’Inghilterra dell’età vittoriana.
• Una versione mash-up di Captain Marvel con altri supereroi dell’MCU: Captain Panther (Captain Marvel + Pantera Nera), Iron Marvel (Captain Marvel + Iron Man) o Doctor Strange Marvel. Occorre segnalare che, per quest’ultimo mash-up, sullo sfondo appare la versione con tante braccia dello Stregone Supremo vista sia in Avengers: Infinity War che in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Si tratta, inoltre, di un omaggio al costume che Carol Danvers indossa a partire da Captain Marvel #28 di Kelly Thompson.
• Una versione Asgardiana di Captain Marvel in stile Valchiria con un cavallo alato come quello visto nella battaglia finale di Avengers: Endgame.
• Captain Marvel Zombie. La versione zombificata di Carol Danvers appare per la prima volta sulle pagine di Ultimate Fantastic Four #22 del 2005 e nella miniserie Marvel Zombies: Resurrection.
FUORI DALLA NORMA
“Non posso essere un’adolescente normale, giusto?”
Anche nei fumetti Kamala è perennemente divisa tra le tradizioni culturali legate alle sue origini e alla sua famiglia che la soffoca con le proprie regole e la vita dei ragazzi della sua età nel paese dove vive sin dalla nascita. Di conseguenza, si rifugia nei suoi sogni fatti di supereroi, fan fiction e videogiochi pur desiderando di avere la vita normale dei suoi coetanei. Il dialogo con i suoi genitori, pertanto, può essere considerato un riferimento non solo alla storia fumettistica di Kamala ma anche al primo arco narrativo su Ms. Marvel composto da cinque numeri intitolato “No Normal” (“Fuori dalla norma“).
Anche se nei fumetti il focus della conversazione riguarda una festa anziché la partecipazione all’AvengerCon, questo dialogo tra Kamala e i suoi genitori è un chiaro riferimento al primo numero della run di G. Willow Wilson.
CALTECH
Bruno fa domanda di ammissione al programma immersivo per studenti prodigio della California Institute of Technology (Caltech), una vera università privata con sede nella città di Pasadena.
EDISON
In una scena, alle spalle di Kamala e Bruno, possiamo notare l’insegna luminosa di una compagnia chiamata “Edison Electric“, altro riferimento al clone di Thomas Edison con le sembianze di un cacatua antropomorfo. Ai lati della scritta, oltretutto, possiamo vedere delle saette, che nei fumetti rappresentano il simbolo identificativo di Ms. Marvel.
IL CIRCLE Q
Esattamente come nei fumetti, Bruno Carrelli lavora al Circle Q, un minimarket di Jersey City che spesso funge da “quartier generale” per Ms. Marvel. Un’altra analogia con le storie a fumetti del personaggio è fornita dal fatto che Kamala e Bruno salgono spesso sul tetto del discount per passare del tempo insieme o per discutere in segreto della sua attività da supereroina.
IL QR CODE
Nella scena ambientata all’interno del Circle Q è possibile intravedere un QR Code che, se scannerizzato, indirizza lo spettatore sulla pagina del servizio Marvel Unlimited e permette di scaricare una copia diditale gratuita di Ms. Marvel (2014) #1, ossia il primissimo numero della testata a fumetti sul personaggio contenente le sue origini.
BRUNO E KAMALA
In una scena Kamala afferma che “non sarà una ragazza mora di Jersey City a salvare il mondo” e Bruno – che da sempre ha una cotta per lei come nei fumetti – le risponde che lei è in grado di fare tutto ciò che vuole intimandola a credere in sé stessa. Questo tenero momento tra i due è molto simile a quello che avviene sulle pagine di Ms. Marvel Vol.3 #3.
IL COSTUME DI CAPTAIN MARVEL
Nel suo “mondo fantastico” Kamala indossa un costume identico a quello visto in Captain Marvel di Anna Boden e Ryan Fleck – provvisto persino della cresta in stile moicano che esce dal casco – e atterra con la classica posa della Vedova Nera, oggetto di scherno da parte di Yelena Belova (Florence Pugh) in Black Widow.
BRUCE E TONY
Nei fumetti Marvel Bruno Carrelli è un aspirante scienziato e appassionato di ingegneria chimica e, a quanto pare, questa caratteristica è stata mantenuta anche per la controparte MCU del personaggio dato che il ragazzo crea una specie di assistente vocale digitale/intelligenza artificiale per la famiglia Khan chiamato Zuzu.
Essendo un fan della scienza, il migliore amico di Kamala copia l’abbigliamento che Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo) sfoggia in Avengers: Age of Ultron mentre nel “mondo fantastico” della protagonista è in cosplay da Tony Stark (con tanto di occhiali E.D.I.T.H.)
HULK
Un altro riferimento esplicito al Gigante di Giada è rappresentato dal’imbarazzante costume realizzato dalla madre di Kamala che indossa Yusuf Khan. In particolare, va sottolineato che questo costume richiama i pantaloni viola indossati tradizionalmente dalla versione fumettistica di Hulk.
PASSIONE COSPLAY
Nella stessa scena (frutto della fervida immaginazione della protagonista) Bruno e Kamala scattano dei selfie con dei cosplayer di Visione (Paul Bettany), Rocket Raccoon (Bradley Cooper), Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Mantis (Pom Klementieff) all’AvengerCon.
IL LOGO DEGLI AVENGERS
Facendo attenzione, è possibile notare che sul pass che Kamala e Bruno mostrano all’ingresso dell’AvengerCon per accedere alla fiera è presente il logo originale dei Vendicatori, lo stesso utilizzato sulle copertine dei fumetti degli anni ’60.
Lo stesso logo appare nella scena del trailer ufficiale di Thor: Love and Thunder in cui il Dio del Tuono si allena per tornare in forma dopo gli eventi di Avengers: Endgame, dove il protagonista indossa un cappello dedicato agli Avengers su cui ha scritto con la penna “Strongest” (il più forte) sopra al logo in riferimento ad una battuta di Thor: Ragnarok.
CAMP LEHIGH
L’AvengersCon si tiene presso Camp Lehigh, un’ex base dell’esercito degli Stati Uniti che fu utilizzata dalla Riserva Scientifica Strategica per addestrare i candidati per il Progetto Rinascita. La prima apparizione di Camp Lehigh risale, ovviamente, a Captain America: Il primo Vendicatore dove il giovane Steve Rogers viene addestrato prima della somministrazione del Siero del Super Soldato. In seguito Steve Rogers e Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) si recheranno proprio a Camp Lehigh – sotto il quale è nascosto Arnim Zola – durante la loro fuga dall’Hydra in Captain America: The Winter Soldier mentre Tony Stark cerca sempre in questa base il Tesseract nel 1970 in Avengers: Endgame. La base appare anche nel quinto episodio della serie animata What If…? intitolato “E se… Zombie?“.
AVENGERCON
Nella prima puntata di Ms. Marvel si tiene la prima edizione dell’AvengerCon, una manifestazione dedicata ai supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel che celebra il loro trionfo sulle forze di Thanos in Avengers: Endgame. Il fatto che la protagonista vada all’AvengerCon, peraltro, ricorda quanto avviene all’inizio del videogioco Marvel’s Avengers di Square Enix in cui Kamala partecipa ad un evento dedicato ai Vendicatori chiamato A-Day.
Durante la conferenza stampa per la serie, peraltro, Kevin Feige ha discusso della possibilità di realizzare prima o poi un evento dal vivo ispirato all’AvengerCon: “Ne abbiamo parlato mentre eravamo sul set. È stato molto catartico per noi vederlo e stavamo girando nel set accanto la scena dei tre Spider-Man di No Way Home. La crew di quel film si intrufolò per vederla. Credo che potrebbe essere divertente realizzarla qualche volta, sì.” Di seguito vi elenchiamo i principali easter eggs presenti in questa scena:
• In sottofondo possiamo sentire il brano “Star Spangled Man” composto da Alan Menken – autore della colonna sonora di numerosi film d’animazione della Disney tra cui La Sirenetta, La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Gobbo di Notre Dame e Hercules – per Captain America: Il primo Vendicatore e riarrangiato dalla band The Captain America Drum Corps per il secondo episodio di The Falcon and The Winter Soldier. Questa versione del brano è stata eseguita da The Star Spangled Singers.
• Alcune cosplayer con gli stessi costumi delle ballerine viste nella scena iniziale di Iron Man 2 e di quelle mostrate durante la performance musicale in Captain America: Il primo Vendicatore.
• Un disegno di Captain America con la scritta “You’re welcome, America“. La posa di Cap si riferisce alle “chiappe più belle d’America“, una delle battute più divertenti presenti in Avengers: Endgame riguardante il fondoschiena di Steve Rogers.
• Il merchandise ufficiale di Ant-Man and The Wasp. Occorre segnalare, inoltre, che questa è la prima volta che il logo “Marvel” appare in un prodotto dei Marvel Studios.
• Dei cosplayer di Gamora (Zoe Saldana) e Drax il Distruttore (Dave Bautista) e delle Dora Milaje, il gruppo di guerriere che funge da forze speciali del Wakanda.
• Un chitarrista con l’Occhio di Agamotto e la Cappa della Levitazione di Doctor Strange.
• Un venditore con la maschera da formica che serve i popcorn, divertente riferimento alla formica gigante che la figlia di Ant-Man, Cassie Lang, cresce come animale domestico a San Francisco.
• Un disegno che omaggia il sacrificio di Tony Stark alias Iron Man e di Natasha Romanoff alias Vedova Nera in Avengers: Endgame.
• Accanto al tributo ad Iron Man e Vedova Nera, possiamo intravedere un bigliettino con la scritta “Sokovia Accords“, ossia gli Accordi di Sokovia. Approvati nel 2016 nella continuiy del Marvel Cinematic Universe, gli Accordi di Sokovia sono una serie di documenti legali che stabilisce che i Vendicatori non possono operare liberamente bensì che devono attenersi alle regole, al controllo e alla supervisione delle Nazioni Unite, agendo solo quando e se ritenuto opportuno e necessario. Gli Accordi sono al centro della trama di Captain America: Civil War e sono stati citati in Spider-Man: Homecoming, Avengers: Infinity War, Ant-Man and The Wasp, WandaVision, The Falcon and The Winter Soldier e Black Widow.
• Degli standee di Doctor Strange e di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) con il costume indossato in Avengers: Infinity War e in Avengers: Endgame.
• Una statua della Sentinella della Libertà con il costume Stelth visto in Captain America: The Winter Soldier.
• Una gigantesca statua di Ant-Man con il costume visto nel primo film diretto da Peyton Reed che un tempo apparteneva ad Hank Pym (Michael Douglas).
• Un cartellone con la scritta “I Can Do This All Day” (in italiano è stata tradotta con “Ho tutto il giorno libero“) frase ripetuta da Steve Rogers in vari film dell’MCU tra cui Captain America: Il primo Vendicatore, Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Endgame e pronunciata di recente dalla Peggy Carter alias Captain Carter (Hayley Atwell) di Terra-838 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
• Un peluche di Captain America.
• La cover di un fumetto che omaggia il poster propagandistico visto in Captain America: Il primo Vendicatore.
• Una maglia raffigurante “Mr. Tree“, il soprannome con cui gli abitanti della Terra indicano Groot (Vin Diesel).
• Uno standee di Rocket Raccoon.
• Una maglietta con la scritta “Asgard Pride” e molte altre maglie ispirate ai personaggi dell’MCU.
• Una maglia con il logo dello S.H.I.E.LD. e una con Ant-Man in vestaglia sul divano di casa sua con delle formiche giganti
• Il Guanto dell’Infinito della serie Marvel Legends di Hasbro.
FUNKO POP!
Per la prima volta in un progetto del Marvel Cinematic Universe sono stati inseriti dei personaggi bobblehead della Funko, l’azienda americana nota per i pupazzetti che ritraggono le figure iconiche della cultura pop. Nella camera di Kamala, ad esempio, vediamo un Funko POP! di Captain Marvel mentre all’AvengerCon possiamo intravedere i portachiavi Funko direttamente dal merchandise del film avente per protagonista Brie Larson. Anche in questo caso è possibile notare il logo della Marvel sulle confezioni.
IL COSTUME DI ZOE
Il cosplay da Captain Marvel indossato da Zoe durante l’AvengerCon richiama la versione fumettistica di Carol Danvers, in particolare quando il personaggio adottava l’identità di Ms. Marvel.
Zoe, inoltre, dimostra di essere segretamente una fan di Captain Marvel nonostante non conosca bene neanche i membri dei Vendicatori. La sua passione per i supereroi si ricollega ai fumetti dato che, ad un certo punto della run di G. Willow Wilson, Zoe ha letteralmente emulato Ms. Marvel proteggendo Jersey City durante la temporanea uscita di scena di Kamala.
IL FILM SU STAR-LORD
In uno specifico frame delle scene ambientate all’AvengerCon possiamo intravedere un film fittizio intitolato “The Peter Quill Star-Boy Story“. Questo easter egg, difficile da cogliere ad una prima visione, conferma che, in seguito agli eventi di Avengers: Endgame, è stato prodotto un film incentrato su Peter Quill alias Star-Lord (Chris Pratt). L’aspetto divertente è rappresentato dal fatto che anche sulla Terra il nome da battaglia del leader dei Guardiani della Galassia viene pronunciato male continuamente.
IL CAMEO SEGRETO
Saagar Shaikh e Rish Shah, interpreti rispettivamente di Aamir Khan e Kamran (la cotta di Kamala) hanno svelato di avere un cameo segreto nella scena dell’AvengerCon, dove interpretano due cosplayer di Iron Man e Captain America.
IL TEMA DI CAPTAIN MARVEL
In una sequenza Kamala fissa una statua della sua supereroina preferita. In sottofondo, possiamo sentire il tema musicale di Captain Marvel composto da Pinar Toprak e riarrangiato da Laura Karpman (Lovecraft Country, What If…?).
RYAN PENAGOS
Il presentatore che vediamo sul palco dell’AvengerCon è interpretato da Ryan Penagos, uno dei principali produttori di contenuti digitali per il canale YouTube di Marvel Entertainment nonché fan sfegatato del personaggio di M.O.D.O.K.
I POTERI DI MS. MARVEL
La prima manifestazione dei poteri da parte di Kamala ricorda a livello visivo quanto avvenuto a Carol Danvers nel 1989 e a Monica Rambeau (Teyonah Parris) nel settimo episodio di WandaVision. Come sappiamo, Ms. Marvel affiancherà entrambe le supereroine in The Marvels di Nia DaCosta, in arrivo nelle sale cinematografiche il 28 luglio 2023.
Nel Marvel Cinematic Universe i poteri di Kamala Khan non sono come quelli visti nei fumetti della Casa delle Idee dato che il personaggio non è in grado di ingigantire a piacimento il suo corpo, di autorigenerarsi o di mutare il proprio aspetto assumendo le sembianze di altre persone. Al contrario, nello show la protagonista utilizza un bracciale che le permette di generare dei costrutti di energia grazie ai quali colpisce i suoi avversari, di camminare nel vuoto e di creare persino degli scudi.
Alla luce di questo cambiamento, nei mesi scorsi molti fan hanno ipotizzato che i poteri elastici del personaggio siano stati modificati per via delle analogie con Reed Richards alias Mr. Fantastic dei Fantastici Quattro. Nonostante ciò, Sana Amanat, co-creatrice della controparte fumettistica di Ms. Marvel e co-produttrice esecutiva per lo show, ha spiegato che questa decisione è stata presa in virtù della storia del personaggio ed è funzionale al rapporto di Kamala con il passato della sua famiglia: “Onestamente, non lo so. Non penso. Voglio dire, da quanto ho capito, è legato al tipo di storia che volevamo raccontare con Kamala e, non solo con la storia dell’MCU, ma anche con il senso della sua storia e del suo rapporto con la sua famiglia. È per questo che abbiamo legato i suoi poteri al passato della sua famiglia. Penso sia stata una grande idea.”
Occorre fare, inoltre, una doverosa parentesi sulle origini da Inumana di Ms. Marvel nei fumetti. Gli Inumani sono una popolazione di esseri dotati di straordinari poteri, creati migliaia di anni fa da una serie di esperimenti compiuti dagli alieni Kree sulla razza umana. In un momento specifico della storia dell’Universo Marvel, una nube composta di Nebbia Terrigena – il mutageno che innesca i poteri latenti degli Inumani – si liberò sulla Terra in seguito alla caduta di Attilan, la sede della Famiglia Reale degli Inumani, trasformando tutti coloro che a loro insaputa possedevano il gene inumano. Tra questi individui, chiamati NeoUmani, c’era anche Kamala Khan, che si imbatté nella nube di ritorno da una festa a cui i genitori non le avevano permesso di partecipare. Considerando che la razza degli Inumani non è ancora stata introdotta nella versione MCU di Terra-616 (mentre esiste su Terra-838, come scoperto in Doctor Strange nel Multiverso della Follia vista l’introduzione di Blackagar Boltagon alias Freccia Nera), la scelta più logica per i Marvel Studios era eliminare totalmente la natura inumana del personaggio rispetto ai fumetti e creare delle nuove origini di cui scopriremo qualcosa in più nei prossimi episodi.
Lo stesso presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha difeso il cambiamento dei poteri di Ms. Marvel nel Marvel Cinematic Universe: “Noi adattiamo i fumetti, non è una traduzione esatta [del materiale di partenza]. [Kamala Khan] è arrivata in un momento molto specifico della continuity fumettistica. Ora, sta arrivando in un momento molto specifico della continuity del Marvel Cinematic Universe. E quelle due cose non combaciano. Quello che scopriremo sull’origine dei suoi poteri, e come nascono, è specifico dell’MCU. Riconoscerete alcune splash page tratte dai fumetti in alcune sequenze d’azione della serie. Se volete le grosse mani e le braccia giganti, beh, sono lì con lo spirito, se non in modi elastici, plastici.”
IL SALVATAGGIO
Nonostante la dinamica sia abbastanza diversa rispetto a quanto avvenuto nel primo numero della sua testata, nella parte finale dell’episodio Kamala salva Zoe Zimmer afferrandola con la sua mano gigante proprio come nei fumetti.
IL CONFRONTO TRA KAMALA E MUNEEBA
Una volta tornata di nascosto dall’AvengerCon insieme a Bruno, Kamala trova sua madre ad aspettarla in camera sua. Muneeba la rimprovera per essere uscita di casa segretamente intimandola a non comportarsi più così e ad avere una vita normale. La conversazione è molto simile al confronto che Kamala, Yufus e Muneeba hanno sulle pagine di Ms. Marvel Vol.3 #5.
I POSTER
Nella scena finale dell’episodio, sulle pareti della stanza di Kamala, possiamo notare la cover di Captain Marvel #3 di David Lopez – da cui sono stati rimossi i Guardiani della Galassia – e una pagina di Captain Marvel (2016) #4 disegnata da Kris Anka e Felipe Smith.
In un’altra scena, invece, è possibile notare un’orologio con la cover di Captain Marvel Vol.1: Higher, Further, Faster, More (2018) realizzata sempre da David Lopez.
I TITOLI DI CODA
Nei suggestivi titoli di coda possiamo vedere numerosi panel tratti dai fumetti di Ms. Marvel e le cover di svariati albi sul personaggio sullo sfondo del contesto urbano di Jersey City tra cui occorre citare:
• La copertina di Ms. Marvel Vol.3 #1.
• La cover di Ms. Marvel Vol.3 #4.
• La cover di Ms. Marvel Vol.3 #3.
• La cover di Ms. Marvel Vol.3 #5.
• Un’immagine della versione fumettistica di Aamir Khan, il fratello di Kamala.
• La cover di Ms. Marvel Vol.3 #2.
L’estetica dei titoli di coda finali è molto simile allo stile della sigla di Marvel’s Runaways, serie prodotta da Marvel Television e rilasciata su Hulu tra il 2017 e il 2019.
Una curiosità: Adrian Alphona, disegnatore della maggior parte delle storie a fumetti di Ms. Marvel, ha disegnato anche la testata sui Runaways di Brian K. Vaughan.
TRUST A BRO
Nei titoli di coda è possibile notare un camion della Trust a Bro Moving Company, una ditta di traslochi gestita dalla Tracksuit Mafia. Chi ha visto la serie Hawkeye saprà che la Tracksuit Mafia è la gang russa guidata da Wilson Fisk alias Kingpin (Vincent D’Onofrio) che Clint Barton ha affrontato durante il suo periodo da Ronin. Nei fumetti i membri della Tracksuit Mafia sono soprannominati amichevolmente “Dracula in tuta” da Occhio di Falco e sono abituati a chiamarsi tra loro “Bro”.
A KEVIN FEIGE PRODUCTION
Nei crediti finali dell’episodio possiamo leggere che Ms. Marvel viene indicata come una “Produzione di Kevin Feige“. È la quarta volta – dopo Hawkeye, Moon Knight e Doctor Strange nel Multiverso della Follia – che un progetto del Marvel Cinematic Universe include un’onorificenza al presidente dei Marvel Studios e Chief Creative Officer di Marvel Entertainment Kevin Feige. Sin da Iron Man, infatti, Feige è sempre stato accreditato come produttore o produttore esecutivo.
IL DAMAGE CONTROL
Nella scena dopo i titoli di coda del primo episodio l’Agente Deever (Alysia Reiner) del Dipartimento di Damage Control mostra al suo collega, l’Agente Cleary (Arian Moayed) un video registrato durante l’incidente all’AvengersCon che immortala Ms. Marvel in azione. A questo punto, Cleary spiega di aver bisogno di maggiori informazioni su questa giovane supereroina affermando di volerla portare alla centrale per interrogarla.
Per chi non lo ricordasse, l’Agente Cleary era già apparso in Spider-Man: No Way Home, dove lo vedevamo interrogare Peter Parker, Michelle Jones-Watson (Zendaya), Ned Leeds (Jacob Batalon) e May Parker (Marisa Tomei) per il presunto omicidio di Quentin Beck alias Mysterio (Jake Gyllenhaal) in Spider-Man: Far From Home.
Il Dipartimento di Damage Control (in originale Department of Damage Control) è una joint-venture tra il governo federale e Tony Stark istituito per ripulire e sistemare i danni derivanti da scontri fra supereroi e supercriminali o altre minacce alla Terra. Apparso per la prima volta in Spider-Man: Homecoming e di recente in Spider-Man: No Way Home, il DODC è diretto da Anne-Marie Hoag (Tyne Daly) e dall’Agente Foster (Gary Weeks).
Nei fumetti il Damage Control è stato creato da Dwayne McDuffie e Erne Colón nel 1988 e introdotto in Marvel Age Annual #4 e, proprio come nell’MCU, la controparte cartacea dell’organizzazione è specializzata nel ripulire i disastri causati dalle battaglie dei supereroi. Non tutti sanno, infine, che i Marvel Studios avevano valutato l’idea di realizzare un film sul Damage Control diversi anni fa.
Ricordiamo che Ms. Marvel, scritta da Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale) e diretta da Adil El Arbi e Bilall Fallah (Bad Boys For Life), Meera Menon (The Punisher) e Sharmeen Obaid-Chinoy, vede nel cast Iman Vellani (Kamala Khan/Ms. Marvel), Matt Lintz (Bruno Carrelli), Yasmeen Fletcher (Nakia Bahadir), Laurel Marsden (Zoe Zimmer), Zenobia Shroff (Muneeba Khan), Mohan Kapur (Yusuf Khan), Saagar Shaihk (Aamir Khan), Rish Shah (Kamran), Laith Nakli (Sceicco Abdullah), Aramis Knight (Kareem/Red Dagger), Travina Springer (Tyesha Hillman), Arian Moayed (Agente Cleary) e Alysia Reiner (Agente Deever).
SINOSSI
“Marvel Studios’ Ms. Marvel è una nuova serie originale che introduce Kamala Khan, un’adolescente pakistana-americana che cresce a Jersey City. Gamer accanita e vorace autrice di fanfiction, Kamala è una grandissima fan dei supereroi con un’enorme immaginazione… in particolare quando si parla di Captain Marvel. Ma Kamala fa fatica a inserirsi a scuola e a volte persino a casa… finché non ottiene dei superpoteri come gli eroi che ha sempre ammirato. La vita è più facile con i superpoteri, giusto?”