Morbius, Jared Leto ha discusso di un possibile crossover con il Blade di Mahershala Ali: “Sarebbe affascinante.”
Dopo l’incredibile successo di Venom (2018), Sony Pictures ha annunciato Morbius, lo spin-off con protagonista Jared Leto nei panni del Vampiro Vivente. La pellicola, facente parte dell’universo cinematografico della Sony e incentrata su un brillante scienziato con una rara malattia del sangue, era prevista per lo scorso anno, ma è stata più volte posticipata a causa dell’emergenza sanitaria e di recente è stata fissata una nuova data d’uscita: il 1 aprile 2022.
Nel corso di un’intervista con Josh Wilding, Jared Leto è stato interrogato su un potenziale crossover con il Blade interpretato da Mahershala Ali, a cui sarà dedicato un film prodotto dai Marvel Studios e diretto da Bassam Tariq. A tal proposito, l’attore si è definito aperto ad un possibile incontro tra i due personaggi:
Wilding: “Un’ultima domanda veloce: ovviamente Blade sta per tornare sul grande schermo. Come vedi un incontro tra Morbius e il Blade di Mahershala Ali se le loro strade dovessero mai incrociarsi?”
Leto: “Voglio dire, penso che sarebbe un’esperienza piuttosto affascinante. Mi piacerebbe molto salire sul ring con lui.”
Ricordiamo che Morbius, diretto da Daniel Espinosa (Life – Non oltrepassare il limite) e scritto da Matt Sazama e Burk Sharpless (Dracula Untold, Gods of Egypt), vede nel cast Jared Leto (Michael Morbius), Matt Smith (Milo), Adria Arjona (Martine Bancroft), Tyrese Gibson (Agente Simon Stroud), Michael Keaton (Adrian Toomes/Avvoltoio), Jared Harris (Emil Nikos) e Al Madrigal (Agente Alberto Rodriguez).
SINOSSI
“Uno dei personaggi Marvel più tormentati e affascinanti arriva sul grande schermo quando il vincitore premio Oscar Jared Leto si trasforma nell’enigmatico antieroe, Michael Morbius. Gravemente ammalato di una rara malattia del sangue e determinato a salvare coloro che subiranno lo stesso destino, il Dottor Morbius tenta un atto disperato. Quello che inizialmente sembra essere un radicale successo, presto si rivela un rimedio potenzialmente peggiore della sua malattia.”