L’ex avvocato dei Marvel Studios spiega perché il contratto di Oscar Isaac per una sola stagione di Moon Knight indica una svolta per l’MCU.
Il 30 marzo è stato rilasciato su Disney+ il primo episodio di Moon Knight, la nuova serie prodotta dai Marvel Studios incentrata su uno degli antieroi più amati della Casa delle Idee. Nello show, ispirato al franchise di Indiana Jones, Steven Grant (Oscar Isaac) scoprirà di soffrire del disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il proprio corpo con il mercenario Marc Spector, portandolo ad imbarcarsi in un viaggio verso un mortale mistero tra i potenti Dei dell’Egitto.
Lo scorso marzo, durante il tour promozionale per la serie, un report di Variety ha confermato che Oscar Isaac non è “contrattualmente obbligato” a tornare nel ruolo e che la star ha siglato un accordo con i Marvel Studios per una sola stagione. Il capo sceneggiatore di Moon Knight ha ribadito più volte questo dettaglio, spiegando che tanto l’attore quanto il team creativo dietro allo show avevano intenzione di concentrarsi maggiormente sulla storia e non sulle apparizioni future del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel.
Nel corso di un’intervista con Screen Rant, Paul Sarker, ex avvocato dei Marvel Studios e attuale co-conduttore di Better Call Paul (podcast incentrato sul “business dello show business“), ha risposto ad alcune domande dal carattere legale sulle sue mansioni per la divisione cinematografica della Casa delle Idee, svelando alcuni retroscena inediti.
Sarker, che ha supervisionato e finalizzato i contratti dei talent per film come Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia, Iron Man 3, Avengers: Age of Ultron e Thor: The Dark World, ha svelato di essere rimasto sorpreso quando ha scoperto che Oscar Isaac avesse firmato un contratto per una sola stagione di Moon Knight, spiegando per quale motivo ciò rappresenta un cambiamento significativo per i Marvel Studios:
“Ne abbiamo parlato nel settimo episodio di Better Call Paul. Sono rimasto sorpreso di sentire che Oscar Isaac ha siglato un accordo per una sola stagione [di Moon Knight], perché quando ero alla Marvel – cinque o sei anni fa – i contratti con gli attori erano significativamente più lunghi. C’erano spesso opzioni per i film, opzioni per sequel e prequel, opzioni per dei cameo e altre opzioni per franchise, e spesso per la televisione. La Marvel, per via della natura interconnessa delle sue storie e per il fatto che sta producendo contenuti sfruttando generi diversi e forme diverse di medium, ha bisogno di molta flessibilità. Ma vogliono anche una certa prevedibilità contrattuale per essere in grado di dire ‘Se ci serve che questo personaggio appaia in una serie TV, non possiamo fare dei recasting ogni volta…’ La struttura dell’opzione conferisce loro molta flessibilità per quanto riguarda il costo sapendo che ci sarà continuità tra l’attore che interpreta lo stesso ruolo nel film e nella serie TV… ed è questo che i fan apprezzano. Ci sono chiaramente dei benefici dal punto di vista di uno studio.”
“Detto questo, come ha detto Kevin [Feige] l’anno scorso, stanno privilegiando accordi a breve termine perché non vogliono che gli attori si sentano forzati ad essere nei loro film… è un impegno importante. Abbiamo parlato di questo nel podcast. Se stai offrendo il ruolo a delle persone che stanno appena iniziando con l’MCU, essi siano attori affermati come Oscar Isaac o Joaquin Phoenix, e offri loro un accordo per dieci opzioni che potrebbe richiedere un decennio della loro vita… È un grosso impegno. I film Marvel sono progetti ad alto budget, non sono necessariamente annuali, ma devi restare in forma, devi avere una giusta alimentazione, devi essere nelle condizioni fisiche per realizzare questi film e non è una cosa facile da mantenere. Voglio dire, guardate Chris Hemsworth. Ha interpretato Thor per un decennio, e questo ha fatto molto bene alla sua carriera perché ha realizzato altri film nel frattempo, ma rimane comunque un impegno importante… anche se non so se l’avrebbe fatto in un altro modo.”