In occasione del rilascio del gameplay di “Marvel’s Spider-Man 2”, abbiamo deciso di approfondire la storia del costume nero simbiotico.
Mercoledì sera abbiamo finalmente assistito al primo trailer con tanto di gameplay di Marvel’s Spider-Man 2, il nuovo capitolo videoludico targato Insomniac dedicato a questa amatissima versione dei due amichevoli Uomini Ragno di quartiere: Miles Morales e Peter Parker, con quest’ultimo che ci viene direttamente mostrato in possesso dell’inarrestabile costume nero, fatto interamente di una creatura senziente denominata Simbionte.
Ma qual è la storia di questo costume? Da quali versioni della controparte cartacea potrebbero aver preso ispirazione? Questo è ciò che scopriremo quest’oggi.
La genesi nel Ragno-Verso
Partiamo con lo stabilire che il costume nero ha diverse origini in base all’universo in cui si trova, ma per quanto riguarda Marvel’s Spider-Man 2, è bene tenere conto di due versioni dello specifico: quella dell’universo Marvel classico, e quella dell’universo Ultimate.
Nell’universo Marvel classico, il Simbionte era stato introdotto in Amazing Spider-Man #252 come un nuovo misterioso costume, dall’aspetto quasi completamente opposto al colorato ed intricato costume originale di Spider-Man, che Peter Parker aveva ottenuto in una misteriosa avventura durante le Guerre Segrete.
Tempo dopo, in Secret Wars #8 venne rivelato che durante la succitata saga, l’Uomo Ragno trovò un macchinario alieno che pensava servisse a riparare i tessuti, ma che in realtà custodiva la suddetta creatura, che gli si attaccò addosso e si trasformò nel succitato costume così da non destare alcun sospetto nella mente di Peter, che pensò si trattasse semplicemente di un sofisticato tessuto dal materiale altamente tecnologico.
In seguito Peter scoprì che quella che stava indossando era una vera e propria creatura aliena senziente, e se ne liberò (negli anni fu oltretutto spiegato che questa creatura si nutriva dell’adrenalina dell’organismo al quale era connesso, rendendola decisamente più pericolosa).
Nell’universo Ultimate invece (nello specifico in Ultimate Spider-Man #33), il Simbionte venne introdotto come la creazione di due scienziati terrestri: Richard Parker (padre di Peter) ed Edward Brock Sr. (padre di Eddie Brock), che lo crearono nel tentativo di trovare finalmente una cura per ogni malattia conosciuta all’uomo, tra cui il cancro.
Peter, una volta scoperto di questa eredità lasciata ai due, rivelatagli da Brock, decise di prendere un campione del materiale, che finì però per espandersi sul suo intero corpo, formando il costume nero. Anche qui Spider-Man si liberò non molto tempo dopo della tuta, dopo essersi ritrovato in una situazione che gli ricordò della notte in cui catturò il ladro che uccise suo zio, finendo per arrivare molto vicino ad uccidere, dopo essersi trasformato brevemente in una versione di sé pressoché identica a Venom.
Ora ricapitoliamo quanto raccontatoci nel primo capitolo videoludico dedicato a Peter Parker, ed il suo spin-off con protagonista Miles Morales, cercando di trarre qualche conclusione.
Il Simbionte è stato rivelato per la prima volta nel finale di Marvel’s Spider-Man, come una sostanza presente nella vasca rigenerativa dove il morente Harry Osborn era tenuto in stasi da suo padre Norman. Possiamo quindi supporre che il Simbionte sia una creazione della Oscorp in questo universo, magari creata con il medesimo intento dell’universo Ultimate.
La creatura potrebbe rivelarsi magari un mix tra le due versioni e potrebbe possibilmente essere approdata sulla terra dallo spazio, ma per ora non ci è dato sapere se ciò è nelle intenzioni di Insomniac. Ciò che è chiaro è che le capacità curative del Simbionte non sono state sufficienti a mettere fine alla malattia della quale soffre Harry, in quanto nel gameplay di Marvel’s Spider-Man 2, Peter Parker esclama esplicitamente che il suo caro amico “sta morendo”, ed ovviamente il costume è indosso al non-più-amichevole Spider-Man di quartiere, invece di Harry (ma va detto che il Simbionte potrebbe essersi sdoppiato, anche se non ci è dato saperlo).
Punti di forza
Il costume nero visto nel gameplay sembra fornire a Spider-Man diverse abilità di cui è in possesso nelle varie controparti cartacee.
Nella versione Marvel classica, originariamente il costume era in grado di eseguire i comandi mentali dell’Uomo Ragno, che poteva toglierselo e lasciarlo in un determinato punto del suo appartamento, per richiamarlo telepaticamente a sé. Una volta fatto ciò, il costume si trasformava in una sostanza melmosa ed oleosa, che si attaccava a Peter, trasformandosi non solo nel costume nero di Spider-Man, ma in qualunque altro capo di vestiario egli volesse indossare, togliendogli la necessità di dover indossare il costume sotto i vestiti ed all’occorrenza lasciare i suddetti abiti nel luogo in cui si sarebbe segretamente cambiato.
Queste abilità mutanti permisero oltretutto al costume di essere pressoché impossibile da strappare permanentemente, in quanto al minimo taglio o foro, quest’ultimo si sarebbe rigenerato istantaneamente, riuscendo persino a rigenerare i danni subiti da Spider-Man (che già di suo è in possesso di un leggero fattore di guarigione, non dissimile da quello di Wolverine, anche se decisamente meno potente).
Inoltre, il costume era in grado di creare e sparare automaticamente le ragnatele che Peter Parker deve normalmente crearsi in laboratorio e permetteva a Spider-Man di respirare sott’acqua (e potenzialmente, in ambienti dove l’ossigeno è assente, come lo spazio).
In seguito, venne oltretutto spiegato che il costume potenziava le abilità dell’Uomo Ragno, rendendolo più forte, più veloce, più agile e via discorrendo. Il vero potenziale di un Simbionte venne esplorato in seguito, quando il villain Carnage mostrò di essere in grado di utilizzare la creatura per formare delle vere e proprie armi alle estremità delle sue braccia, come delle asce fatte di materiale Simbiotico.
Molte di queste abilità sono fornite anche alla versione Ultimate del costume, il quale ebbe – come detto – vita decisamente più breve rispetto alla sua controparte originale, in quanto la sua natura sinistra si rivelò molto più velocemente a Parker, che se né liberò molto in fretta. In aggiunta però, va specificato che una capacità diventata molto popolare di questa versione del Simbionte, rivelata in seguito, è quella di avere del veri e propri viscidi tentacoli che possono fuoriuscire ed essere usati dal suo organismo ospitante. Questi tentacoli possono mutare in varie forme, diventare artigli, spine ed altre armi.
Nel gameplay è evidente quanto il costume potenzi Peter Parker rispetto al suo normale stato– che è già di suo veramente potente. È constatabile quanto più rapido e forte sia Spider-Man, ed al contempo che sia in possesso dell’abilità di espandere in forma tentacolare il Simbionte, al punto in cui finisce oltretutto per distaccarsi dal suo normale costume rosso e blu, per poi riformarglisi addosso. Vediamo inoltre brevemente Peter andare sott’acqua, ma non ci è dato sapere se fosse in grado di respirare come nella controparte classica, o meno.
Punti deboli
Sin dalla versione revisionista della Saga del Costume Alieno vista nella leggendaria Spider-Man: The Animated Series creata negli anni novanta, pressoché ogni versione della storia è stata una metafora dell’abuso di sostanze stupefacenti. Peter Parker ottiene delle capacità sovraumane dal Simbionte, ma questo ha degli effetti decisamente negativi sulla sua vita, per via dell’influenza maligna che ha sulla sua personalità. Per fare un esempio, nella versione originale il costume finiva persino per ‘indossare’ Peter mentre questo dormiva, per uscire di notte a volteggiare tra i palazzi e combattere, così da far produrre al suo corpo l’adrenalina della quale si nutriva.
Inoltre, la creatura in sé non è esente da punti deboli, nonostante i vantaggi che può fornire.
Nell’universo Marvel classico, il Simbionte è debole a due specifiche situazioni: l’essere esposto a delle vibrazioni sonore e l’essere esposto al fuoco. Entrambe possono portarlo a distaccarsi dall’organismo col quale si sono connessi, ed eventualmente a morire. Un dettaglio da denotare che è però più uno svantaggio per Peter Parker che per chiunque altro, è l’abilità del Simbionte di non far scattare il Senso di Ragno di Spider-Man, in seguito al legame telepatico che i due avevano formato– quindi se quest’ultimo attacca alle spalle l’Uomo Ragno, quest’ultimo non sarà in grado di percepirlo in anticipo e reagire di conseguenza, come fa solitamente con pressoché qualunque altro nemico.
Nell’universo Ultimate invece, la creatura è principalmente debole all’elettricità. Scosse elettriche ad alta tensione possono portare il Simbionte Ultimate a separarsi da chi lo usa allo stesso modo della sua controparte classica quando esposta al fuoco ed alle vibrazioni sonore (con quest’ultime chiaramente incapaci di ferire questa versione del Simbionte, che rimane intatto anche dopo un attacco di Shocker).
Per quanto riguarda il suo effetto sul Senso di Ragno, questa versione del Simbionte aveva inizialmente un effetto praticamente opposto alla sua controparte classica, in quanto sovraccarica le abilità percettive di Peter Parker, provocandogli una sofferenza mentale tale dal renderlo incapace di agire. Questa abilità non fu però permanente, in quanto ciò smise di avvenire dopo che il Simbionte riuscì a riassorbire delle spore che aveva lasciato nel flusso sanguigno di Peter Parker durante il loro primo contatto.
Per quanto riguarda le possibili debolezze del costume nero di Marvel’s Spider-Man 2, non è stato esplicitamente mostrata nessuna scena in cui il Simbionte reagisce alle vibrazioni sonore, il fuoco (se escludiamo l’impatto con dei missili, i quali però stordiscono soltanto l’Uomo Ragno temporaneamente) o l’elettricità, ma visto l’approccio mirato ad unire le due versioni della mitologia di Spider-Man, possiamo dare per scontato che questi elementi potranno eventualmente danneggiare il costume.
Di sicuro abbiamo assistito ad un massiccio cambiamento nella personalità di Peter: il suo atteggiamento si è fatto decisamente più aggressivo, la sua voce è più gravosa, ed al posto delle solite prese in giro che mira ai suoi avversari, Spider-Man passa il suo tempo a minacciarli con una percepibile furia, nonché frustrazione nei confronti di uno scontro che percepisce come una perdita di tempo. Questo atteggiamento inquieta persino Miles Morales ed il suo amico Ganke, che rimangono sorpresi dal fare brusco e tetro di quella che è normalmente una versione di Spider-Man dai modi generalmente molto cordiali e gentili, per quanto riguarda i suoi amici e gli abitanti di New York che salva.
In conclusione
Sappiamo ovviamente che questa parentesi della vita di Peter Parker è destinata a non durare: in questa versione della storia, quest’ultimo è oltretutto un punto di riferimento per il suo collega Spider-Man, Miles Morales, ed è probabile che in un determinato momento della storia ci troveremo ad assistere e controllare uno scontro tra i due, che risulterà nel distaccarsi del Simbionte da Peter Parker… ma in tutto ciò, quale sarà il ruolo di Venom? Sarà Harry a diventare il villain dell’Uomo Ragno, come supposto da diversi appassionati? Assisteremo forse all’introduzione e discesa nell’oscurità di Eddie Brock, già citato in un oggetto collezionabile visto nel primo videogioco? O sarà lo stesso Peter a trasformarsi temporaneamente nel villain?
Per adesso non vi è una risposta a questo quesito, quindi non ci resta che attendere eventuali aggiornamenti su Marvel’s Spider-Man 2 di Insomniac Games, in uscita nell’autunno di questo 2023.