Attenzione agli spoiler se non avete ancora visto la terza stagione.
“Ciao Karen, sono Daredevil”.
La terza stagione di Daredevil è stata un grandissimo successo ed ha introdotto nell’Universo Cinematografico Marvel Benjamin “Dex” Poindexter, il futuro Bullseye, interpretato da Wilson Bethel. Si tratta di un agente speciale dell’F.B.I. dotato di una mira a dir poco incredibile, ma con una fragilità mentale tale da renderlo uno psicopatico assassino che viene manipolato da Wilson Fisk, intenzionato a distruggere la vita di Daredevil.
Nell’episodio 3×05 scopriamo la storia Dex: ci viene mostrata la sua adolescenza e l’origine dei suoi problemi tramite una serie di audiocassette riprodotte da Fisk con delle affascinanti tinte in bianco e nero.
Ancora una volta, attenzione agli spoiler per il quinto episodio.
Immenso nell’ascolto, è come se lo stesso Fisk vivesse in prima persona questi racconti all’interno del suo appartamento, partecipando agli eventi e studiando il profilo, i punti di forza e le debolezze di Poindexer, raccontando allo stesso tempo un modello di origini inedito nell’Universo Cinematografico Marvel.
Fisk scopre che Dex è un orfano affidato alla Lyndhurst Home for Boys. Il giovane era estremamente abile con il baseball, un futuro lanciatore di prima categoria, ma mentalmente instabile, che dopo un litigio con il suo coach decide di lanciargli una palla in testa, uccidendolo e segnando di fatto l’inizio di un lunga serie di eventi che lo trasformeranno nell’assassino che è oggi.
Dopo una valutazione presso l’istituto psichiatrico Riviera, Dex viene affidato alla cura della psichiatra Eileen Mercer, che gli diagnostica il disturbo borderline di personalità e delle tendenze psicopatiche, ma che decide di prenderlo in cura registrando di volta in volta le numerose cassette che ripercorrono la sua storia.
Il consiglio della Mercer, anche in punto di morte, è sempre lo stesso: ancorarsi ad una struttura rigida con delle regole ferree e trovare una “stella polare” capace di guidarlo. Dopo un’esperienza nell’esercito, Dex inizia a lavorare per la linea per la prevenzione dei suicidi, dove tra una difficoltà ed un’altra (stava per convincere un uomo ad uccidere il suo patrigno) sviluppa un’ossessione per la collega Julie, che avrà un ruolo molto importante nella trama.
Andando avanti con gli episodi scopriamo poi che Dex è affascinato dalla violenza e dalla morte e che da piccolo si divertiva a lanciare sassi con la sua mira infallibile contro gatti ed uccelli, uccidendoli sul colpo.
Anni dopo inizia a lavorare per l’F.B.I. ed utilizza le sue abilità per salvare Fisk dagli Albanesi, attirando la sua attenzione.
“Non ho mai visto un talento come il suo”
Nel momento in cui Dex attacca il Bulletin vestito da Diavolo di Hell’s Kitchen, esclamando “Io sono Daredevil”, in realtà nasce Bullseye. La terza stagione, oltre a definire chi è realmente Matt Murdock, è forse la miglior storia di origine per un personaggio dell’Universo Cinematografico Marvel, creando un villain in maniera assolutamente perfetta.
Recentemente lo showrunner della serie Erik Oleson ha spiegato il motivo per cui ha deciso di approfondire questo personaggio e di dedicargli un intero episodio per raccontare le sue origini:
Questa è la storia di come questo personaggio – che poteva essere uno dei buoni – diventa un cattivo, entrando nel percorso che lo renderà uno dei grandi villain Marvel. Questo ci ha concesso di raccontare una storia emozionante e profonda, che adoro scrivere. Queste storie vengono da dentro, provi empatia con i personaggi, capisci le loro decisioni, ed anche se non sei d’accordo con loro, ti ritrovi nel loro percorso, nella loro testa.
Ho scelto il modello più profondo. Se tornerà in futuro, le persone lo conosceranno molto meglio, proprio come conoscono Wilson Fisk dopo la prima stagione.
A voi è piaciuto?