Marvel Television: il presidente spiega il cambio di strategia “stiamo sviluppando più di quello che faremo uscire”

Nel corso di un’intervista con ComicBook.com per promuovere Agatha All Along, la nuova serie che uscirà il 19 settembre su Disney+, Brad Winderbaum (presidente della sezione streaming, televisione e animazione dei Marvel Studios) ha spiegato il cambio di approccio della compagnia al settore televisivo:

Rispetto al passato, quando ogni serie che entrava in sviluppo veniva effettivamente realizzata, ora c’è un controllo maggiore sulla qualità del singolo progetto, che non uscirà fin quando non soddisferà i dirigenti dei Marvel Studios.

Prima dell’effettiva realizzazione della serie, il team di sviluppo dovrà preparare obbligatoriamente un episodio pilota da mostrare ai dirigenti: qualora dovesse essere approvato, allora Disney+ ordinerà l’intera serie, dando agli studios il budget per realizzarla ed uno slot nella loro programmazione.

I giorni in cui la compagnia girava completamente una serie e poi la analizzava per capire se stava funzionando o se occorrevano dei reshoot per stravolgerla completamente sono finalmente finiti (e le finanze di Disney ringraziano).

Inoltre, rispetto al passato, i creativi delle serie dovranno creare una world bible, ovvero un documento approfondito che include ogni aspetto della serie, dei personaggi, della loro storia e del mondo narrativo. Si tratta di una pratica standard nel mondo televisivo, che in una prima fase Marvel aveva provato (senza successo) a stravolgere.

I Marvel Studios hanno “sconvolto” il settore televisivo quando hanno deciso di non ingaggiare degli showrunner, che essenzialmente sono coloro che guidano una serie televisiva a 360°, supervisionando la scrittura e la post-produzione, dando un potere maggiore ai singoli produttori.

Al posto degli showrunner gli studios hanno ingaggiato un head writer, traducibile come “capo sceneggiatore”, alla guida di un ristretto team di sceneggiatori che non sempre riesce a garantire solidità e coerenza narrativa o supervisione totale dell’intero progetto.

Ora, a distanza di anni (e dopo alcuni progetti non convincenti), gli studios hanno deciso di adattare un modello standard ed hanno ingaggiato anche gli showrunner, cambiando del tutto approccio al mondo televisivo.