L’ex chairman di Marvel Entertainment Ike Perlmutter voleva licenziare il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige nel 2015.
Il successo dei Marvel Studios è dato da moltissimi fattori: registi, personaggi, storie, attori e soprattutto un singolo uomo, che ha iniziato come semplice produttore ma che ha scalato le gerarchie fino a diventare il presidente della compagnia (e non solo): Kevin Feige. Il suo lavoro inevitabilmente ha cambiato il genere supereroistico e, più in generale, l’industria dell’intrattenimento, diventando nel giro di pochi anni uno dei produttori più importanti nella storia del cinema grazie al successo senza precedenti del Marvel Cinematic Universe.
Non tutti sanno, tuttavia, che Feige ha rischiato di abbandonare la compagnia qualche anno fa a causa di divergenze con Isaac “Ike” Perlmutter, ex chairman della Casa delle Idee, a seguito dei quali Bob Iger (ai tempi CEO della Disney) è intervenuto rendendo indipendenti i Marvel Studios, che da quel momento non hanno più risposto a Marvel Entertainment ma soltanto ai TheWalt Disney Studios e ad Alan Horn.
In una recente intervista con CNBC, Bob Iger, tornato nuovamente nel ruolo di amministratore delegato della Disney, ha svelato che Ike Perlmutter stava per licenziare Kevin Feige nel 2015 prima del suo intervento:
Iger: “Nel 2015, [Ike] era intenzionato a licenziare Kevin Feige, che ai tempi guidava i Marvel Studios, o la divisione cinematografica, e pensavo che fosse un errore, e per questo intervenni per evitare che ciò accadesse. Penso che Kevin sia un dirigente incredibilmente, incredibilmente talentuoso. Il curriculum della Marvel parla per sé, e così ho spostato la direzione della produzione cinematografica da Ike allo studio stesso.”
CNBC: “Dunque, pensi che questa cosa abbia creato del rancore?”
Iger: “Beh, dovresti chiederlo ad Ike. Ma mettiamola in questo modo: non ne era felice e penso che quella sofferenza esista ancora oggi. E penso che una cosa su cui potreste speculare sia il suo legame con [l’investitore attivista] Nelson [Peltz]. Io non lo farò.”
Iger, inoltre, ha definito il suo rapporto con Perlmutter all’indomani dell’acquisizione di Marvel Entertainment nel 2009 come una “dinamica curiosa“, spiegando di avergli promesso che avrebbe continuato a guidare la divisione cinematografica:
“Penso che fosse una dinamica curiosa. I nostri archivi indicano che sia Ike che Nelson hanno lavorato insieme per provare a incoraggiare il consiglio o convincerlo ad inserire Nelson nel consiglio. Hanno un rapporto che risale a parecchio tempo fa. Abbiamo comprato la Marvel nel 2009. Promisi ad Ike che avrebbe continuato a gestire la Marvel dopo l’acquisizione, non per sempre necessariamente, ma dopo l’acquisizione.”
La maggior parte dei dissidi tra Kevin Feige e Perlmutter erano legati soprattutto alla mancanza di diversità nei film del Marvel Cinematic Universe. In un’intervista risalente al 2020, ad esempio, Mark Ruffalo, interprete di Bruce Banner/Hulk, aveva raccontato che Feige stava per lasciare la Marvel durante le riprese di The Avengers nel 2011 e aveva pianificato un ultimo incontro con Disney per spingere per un film con una protagonista femminile:
“Quando abbiamo fatto il primo Avengers, Kevin Feige mi ha detto ‘Ascolta, potrei non essere qui domani.’ Pensava ‘Ike è convinto che nessuno andrà mai al cinema a vedere un film su una supereroina.’ Mi ha detto ‘Quindi, se domani sarò ancora qui, saprai che ho vinto quella battaglia.’ Quello è stato il punto di svolta, Kevin ha sempre voluto eroi di colore, donne e personaggi LGBT. Questo ha cambiato l’intero universo Marvel. Ora ci sono supereroi di colore, omosessuali – presto uscirà il film su Scarlett Johansson, ma è uscito anche Captain Marvel, presto faranno She-Hulk. Nessuno studio è mai stato così inclusivo da questo punto di vista. La cultura è sempre avanti rispetto alla politica.”