Marvel Studios, la produttrice Victoria Alonso era la causa del peggioramento della CGI dei progetti dell’MCU secondo alcuni report.
Nella giornata di ieri Victoria Alonso, presidente della produzione fisica e della post-produzione, degli effetti visivi e della produzione di progetti animati dei Marvel Studios, ha abbandonato il suo ruolo alla compagnia dopo 17 anni. Le ragioni del suo addio al momento sono sconosciute ma, secondo le fonti della testata, la produttice ha lasciato lo studio lo scorso venerdì.
Victoria Alonso ha iniziato il suo mandato alla compagnia nel 2006 come vicepresidente esecutiva degli effetti visivi e della post-produzione e come co-produttrice di Iron Man. Dopo aver ripreso il ruolo di produttrice per Iron Man 2, Thor e Captain America: Il primo Vendicatore, Alonso ha svolto il ruolo di produttrice esecutiva di The Avengers e di tutti i successivi film del Marvel Cinematic Universe fino al recente Ant-Man and The Wasp: Quantumania e di tutte le serie dell’MCU per Disney+.
In attesa di aggiornamenti sulle reali motivazioni dietro l’addio della produttrice, sono riemerse online le accuse mosse nei confronti di Victoria Alonso da svariati artisti degli effetti visivi che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood. Negli ultimi mesi, come sappiamo, si è fatto un gran parlare delle testimonianze di numerosi artisti dei VFX che hanno denunciato le condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga. La compagnia, infatti, esercita molto potere sulle aziende che si occupano di effetti visivi e chiede di continuo diversi cambiamenti nel bel mezzo della lavorazione, ben più di ogni altro cliente dell’industria cinematografica.
In un lungo approfondimento pubblicato lo scorso gennaio da Vulture sulla crisi degli effetti visivi sono state riportate diverse testimonianze di addetti ai VFX che hanno lavorato per i Marvel Studios. Molti artisti (che ovviamente sono rimasti anonimi) hanno descritto lo studio guidato da Kevin Feige come “il più grande bullo dell’industria dell’intrattenimento” dato che minaccia di tagliare le sequenze che vanno in contrasto con le loro aspettative. Nello specifico, un VFX artist della Georgia ha accusato la compagnia di avere una presunta lista nera con i nomi degli artisti degli effetti visivi che abbandonano i progetti anticipatamente:
“La blacklist è molto discussa. Non conosco nessuno che l’abbia vista per davvero. Ma è una discussione comune che salta fuori quando gli addetti agli effetti visivi ne parlano insieme. ‘Se fai X, Y o Z, la Marvel ti metterà nella lista nera e non lavorerai nuovamente per loro. Il modo migliore per essere aggiunto alla lista nera è abbandonare lo show in anticipo per qualche motivo.”
Nonostante ciò, Joe Pavlo, un VFX artist che ha contribuito ad organizzare gli addetti agli effetti visivi nel Regno Unito, ha confutato l’esistenza di una lista nera dichiarando: “Per quella che è la mia esperienza, la paura degli artisti degli effetti visivi per la lista nera non è altro che un mito.” Pavlo ha sottolineato che gli studios non possono permettersi di escludere i lavoratori considerando che è necessario molto lavoro sugli effetti visivi dei progetti dell’MCU.
Altri due tecnici che hanno lavorato a dei progetti Marvel, inoltre, hanno attribuito l’esistenza della blacklist alla paura dei VFX artists per Victoria Alonso: “Il motivo principale è che tutti hanno molta paura di Victoria Alonso. È nota nell’industria [degli effetti visivi] come una persona influente. Se le piaci, otterrai il lavoro e salirai di livello nel settore.” ha dichiarato un tecnico di Vancouver che ha promesso di non lavorare mai più per i Marvel Studios. “Se l’hai fatta incazzare in qualche modo, hai chiuso.”
Un altro artista, che recentemente ha lavorato come produttore associato degli effetti visivi della commedia horror Nope di Jordan Peele, ha aggiunto di essere rimasto sorpreso di scoprire che Victoria Alonso e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige abbiano insistito nell’approvare personalmente gli shot che necessitano del lavoro sui VFX: “Ti svegli, e la prima revisione era fissata alle 7:30 di una domenica, perché stai avendo a che fare con l’agenda di Kevin, stai avendo a che fare con tutti i fornitori di tutto il mondo: Londra, Bangalore, Australia, Cina. Poi tutti devono effettuare delle modifiche in base alle esigenze di chiunque stia riesaminando gli shot: il regista, lo showrunner, i produttori. Tutti danno la loro opinione, e a volte forniscono molteplici note sugli stessi frame. Pensi ‘In che direzione devo andare con questa cosa?‘” I Marvel Studios hanno rifiutato di rilasciare commenti sul coinvolgimento di Feige ma, secondo un insider vicino alla compagnia, il produttore non approva ogni singolo shot con effetti visivi.
Oltre alle evidenti contraddizioni tra le testimonianze degli intervistati raccolte nell’inchiesta di Vulture, occorre sottolineare che difficilmente Alonso possa essere etichettata come “unica responsabile” del peggioramento della qualità della CGI e del clima tossico dietro le quinte, soprattutto alla luce delle problematiche sorte con la pandemia e con le scadenze opprimenti.
A distanza di poche ore dalla notizia, inoltre, Joanna Robinson di The Ringer, che in passato ha avuto modo di intervistare numerosi membri della crew dei Marvel Studios, ha messo in discussione le accuse di Chris Lee (autore dell’articolo di Vulture), spiegando che i racconti dei VFX artists sono frutto di una “rappresentazione distorta” di Victoria Alonso:
“Questo è l’esatto opposto di quello che ho sentito da tutte le persone che hanno lavorato con lei. La definirei una rappresentazione distorta.”
“Chris [Lee] ha fatto un ottimo lavoro nel riportare lo stato dell’industria dei VFX a Hollywood e, in particolare, alla Marvel e so che le sue fonti anonime hanno alcune preoccupazioni molto legittime ma Victoria non è assolutamente questo tipo di persona.”
This is just the absolutely opposite of what I’ve heard from every person who has ever worked with her. I’d call it a gross mischaracterization. https://t.co/wSNGp2yR2K
— Joanna Robinson (@jowrotethis) March 20, 2023