Marvel, Ike Perlmutter duro contro il CEO della Disney Bob Iger dopo il suo licenziamento dalla compagnia.
Fino al 2015 i Marvel Studios erano solo una “costola” di Marvel Entertainment (l’azienda che gestisce fumetti, serie TV e, in generale, i prodotti di intrattenimento legati alla Casa delle Idee) ma, in seguito alla separazione da parte della Disney, la divisione cinematografica ha acquisito sempre più autonomia, diventando uno studio distinto a tutti gli effetti.
Il Marvel Cinematic Universe ha riscosso sin dalla sua nascita nel 2008 un notevole successo ma negli anni si sono creati diversi dissidi interni tra due “fazioni”: quella di Kevin Feige, il presidente della divisione cinematografica, e quella di Isaac “Ike” Perlmutter, l’ex CEO e chairman di Marvel Entertainment nonché uno dei principali azionisti della Casa di Topolino.
A fronte di tutto ciò, Bob Iger, il CEO della Disney, ha deciso di rivoluzionare i Marvel Studios, rendendoli uno studio indipendente che dal 2015 non risponde più ad Ike Perlmutter e a Marvel Entertainment ma esclusivamente ai The Walt Disney Studios.
Durante il quarto episodio di With Great Power: The Rise of Superhero Cinema, podcast in quattro parti condotto dal giornalista e editore Ben Fritz del Wall Street Journal, John Turitzin, ex capo consulente della Marvel, ha commentato per la prima volta gli attriti Kevin Feige e Ike Perlmutter, suo storico confidente:
Era una situazione sempre più tesa, e aveva a che fare principalmente con i budget dei film e il controllo dei costi. Sapevo che ci fosse qualche tensione. Non mi sono reso conto che la tensione si fosse spinta troppo in là, ed ero deluso per la situazione che si era creata.
Non è stato deludente a livello personale per me, ma è stato deludente se la consideriamo come una questione aziendale. Era come se fossimo una sola compagnia. Eravamo una società che lavorava insieme e c’era la sensazione che qualcuno fosse stato tagliato fuori. Questa famiglia era stata separata. È stato come un divorzio, effettivamente.
Quando gli è stato chiesto se a suo avviso parte del successo globale che i Marvel Studios hanno ottenuto nel corso degli anni sia anche merito di Ike Perlmutter, Turitzin ha dichiarato:
Ike merita un enorme plauso. I Marvel Studios non esisterebbero se Ike Perlmutter non avesse supportato David Maisel nell’ottenere gli enormi finanziamenti necessari per lanciare i Marvel Studios e per farli decollare, e questo è un merito enorme.
Penso che Ike sia orgoglioso di essere riuscito a prendere il controllo una società che era completamente in bancarotta alla fine degli anni ’90 e a trasformarla nella grossa compagnia di successo che la Walt Disney Company ha acquistato per $4 miliardi. È stato un grande risultato.
Nonostante abbia rifiutato di farsi intervistare da Fritz, il giornalista Robbie Whelan del Wall Street Journal – specializzato nelle notizie sulla Disney – è riuscito a contattare Perlmutter, che ha spiegato di essersi sentito tradito da Bob Iger dopo essere stato licenziato dalla compagnia nel mese di marzo:
Fritz: “Ike ha riferito a Robbie di aver pensato che Iger abbia infranto la promessa che gli aveva fatto quando la Disney acquisì la Marvel, la promessa che Ike sarebbe rimasto a capo di tutte le operazioni Marvel. Iger ha rifiutato di rilasciare commenti attraverso un portavoce. Negli anni successivi, Ike ha continuato a criticare le spese della Disney. Il suo rapporto con Iger è diventato sempre più polemico fino a marzo di quest’anno, quando Ike è stato allontanato del tutto dalla Disney. Lo studio ha spiegato che Ike è stato congedato come parte dei suoi sforzi di riduzione dei costi. Ike, invece, dice di essere stato licenziato.”