Intervistati da GamesRadar durante il Sands International Film Festival, i fratelli Anthony e Joe Russo (registi di Captain America: The Winter Soldier del 2014 e di Avengers: Endgame del 2019) hanno riflettuto su come sta cambiando la percezione del cinema da parte del pubblico.
I due hanno inoltre commentato la famigerata “superhero fatigue”, che secondo molti sta colpendo il mondo dei cinecomic e in particolare i Marvel Studios, affermando che – dal loro punto di vista – non dipende solo dai film ma è una tendenza che riguarda tutta Hollywood.
Joe Russo ha dichiarato:
Penso che sia un riflesso dello stato attuale di tutto. È difficile questo momento, è un momento interessante. Penso che siamo in un periodo di transizione e le persone non sanno ancora come riceveranno le storie in futuro, o che tipo di storie vorranno. C’è un grande divario generazionale riguardo al modo in cui si consumano i media.
C’è una generazione che è abituata ad organizzarsi un appuntamento e ad andare a teatro in una certa data per vedere qualcosa, ma sta invecchiando. Nel frattempo la nuova generazione è ‘Lo voglio adesso, voglio e voglio elaborarlo adesso”, per poi passare alla cosa successiva, che elaborano mentre fanno altre due cose allo stesso tempo.
Sai, è un momento molto diverso da quanto non sia mai stato e quindi penso che tutti, inclusa la Marvel , sta vivendo la stessa cosa, questa transizione e penso che questo sia probabilmente ciò che è in gioco più di ogni altra cosa.
Russo ha continuato dicendo:
Non abbiamo mai elaborato collettivamente, a livello globale, la nostra conversazione in modo così intimo e rapido come facciamo ora. Penso che questo crei problemi, dove elaboriamo eccessivamente e non ci preoccupiamo più del contesto. Comunichiamo attraverso meme e titoli, senza che nessuno legga oltre le due frasi, quindi tutto contiene 100 caratteri o meno – o video di 10 secondi sui social media che scorri.
Penso che il formato di due ore, la struttura che serve per realizzare un film, abbia più di un secolo ora e tutto cambia continuamente. Quindi, c’è qualcosa che accade di nuovo e quella forma è ripetitiva, ma è difficile reinventare quella forma e penso che la prossima generazione stia cercando modi per raccontare le proprie storie al servizio del proprio tipo di ADHD collettivo.
Infine, il fratello Anthony afferma che di non credere alla cosiddetta “superhero fatigue”:
Penso che sia la fatica in generale. La questione della ‘superhero fatigue’ esisteva da molto prima del lavoro che stavamo facendo. Quindi, è una specie di eterna lamentela, come eravamo sempre soliti citarla nei nostri primi giorni con il lavoro dei supereroi.
La gente si lamentava dei western allo stesso modo, ma durarono per decenni, decenni e decenni, mentre andavano avanti venivano continuamente reinventati e portati a nuovi livelli.