Mark Ruffalo confessa i suoi problemi di gestione della rabbia: “Mi identifico molto con il personaggio di Hulk.”
Nel 2010, come ricorderete, Edward Norton abbandonò il ruolo di Bruce Banner nel neonato Marvel Cinematic Universe dopo aver interpretato il personaggio ne L’incredibile Hulk (2008). Ai tempi i Marvel Studios giustificarono l’allontanamento dell’attore alla sua scarsa capacità collaborativa e alla sua tendenza ad apportare cambiamenti alla sceneggiatura e al montaggio del film. Lo studio, pertanto, decise di affidare la parte a Mark Ruffalo, che rappresentava la prima scelta del regista Louis Leterrier sin dall’inizio.
Durante la sua ultima apparizione all’Emerald City Comic-Con, Mark Ruffalo ha parlato dei suoi problemi di gestione della rabbia. Quando un fan gli ha chiesto con quale aspetto del personaggio di Hulk si identifichi maggiormente nel corso di una sessione di Q&A, l’attore ha dichiarato:
‘È questo il mio segreto.’ [ride] Penso che tutti probabilmente… I bambini si immedesimano in Hulk, perché… tutti dicono sempre loro ‘No! Basta! Basta! Non farlo! Romperai le cose! Sei fuori controllo!’ Quella è stata tutta la mia infanzia e gran parte della mia adolescenza. Quella rabbia, quella rabbia inespressa, per quanto possa sembrare carina… i miei figli forse potrebbero dirti quanto mi arrabbiavo. È sempre stato qualcosa con cui mi sono identificato, specialmente quando ero più giovane. Voglio dire, sto diventando più vecchio e più dolce.”
“Ma quando ero giovane attore, ho raccontato questa storia in passato… avevo dei poster nei posti più strani del mio appartamento perché c’erano buchi nel muro derivanti da tazze di caffè che avevo lanciato e da pugni che avevano sferrato per essere stato rifiutato in continuazione. Ero solo arrabbiato, e avevo bisogno di esprimere quella rabbia. Quindi mi identifico con quell’aspetto del personaggio.”