Malcolm McDowell (Arancia meccanica) critica il predominio della Marvel e della DC sui film indipendenti: “È una vergogna.”
Nell’ottobre 2019 Martin Scorsese criticò duramente i film dell’Universo Cinematografico Marvel e, più in generale, i cinecomics affermando che “i film Marvel non sono cinema” e che andrebbero considerati piuttosto dei “parchi dei divertimenti“. La posizione del regista avviò una vera e propria crociata nei confronti dei film sui supereroi che raggiuse persino cineasti come Francis Ford Coppola, Ken Loach, Pedro Almodóvar e Ridley Scott, innescando un interminabile dibattito tra i fan del genere e i sostenitori del presunto “vero cinema.”
In un’intervista concessa a Variety durante il Torino Film Festival, Malcolm McDowell, celebre per aver interpretato Alex DeLarge in Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick, ha riflettuto sullo stato attuale del panorama cinematografico moderno. Secondo l’attore britannico, la quantità di blockbuster e di film sui supereroi come i progetti dei Marvel Studios e della DC/Warner sta fortemente danneggiando il settore dei film indipendenti, inficiando sulla diversità dei contenuti:
“È una vergogna che stiamo perdendo i film che mettono in primo piano i personaggi, e non voglio vedere film che fanno un grosso uso del green screen fino alla nausea. I miei figli li adorano e va bene così… c’è spazio anche per loro. Ma deve esserci un equilibrio con alcuni contenuti adulti.”
“Quello che sta succedendo è che è quasi impossibile vedere un film indipendente. È sempre stato difficile, ovviamente, ma non è mai stato impossibile. Ma ora a causa dello streaming… lo streaming è il luogo in cui muoiono i film indipendenti.”