In questo speciale abbiamo elencato gli easter egg, i riferimenti e le curiosità presenti nel finale di stagione di Loki.
ATTENZIONE: LO SPECIALE CONTIENE SPOILER SUL SESTO EPISODIO DI LOKI
Questa mattina è stato rilasciato sulla piattaforma di streaming Disney+ il sesto ed ultimo episodio di Loki, la serie dei Marvel Studios incentrata sul Dio degli Inganni (Tom Hiddleston) fuggito con il Tesseract durante Avengers: Endgame. In questo speciale abbiamo analizzato gli easter egg e i riferimenti presenti nella puntata – intitolata “Per tutti i tempi. Sempre.” – che potrebbero esservi sfuggiti.
IT’S BEEN A LONG, LONG TIME
Il finale di stagione di Loki si apre con il brano “It’s Been A Long, Long Time” di Harry James e Helen Forrest in sottofondo, la stessa canzone che abbiamo sentito in Captain America: The Winter Soldier(2014) e nel finale di Avengers: Endgame (2019) e che viene associata spesso dai fan alla storia d’amore tra Steve Rogers/Captain America (Chris Evans) e Peggy Carter (Hayley Atwell).
A CACCIA DI EASTER EGG
Nella sequenza iniziale è possibile sentire numerose frasi pronunciate dai personaggi dell’Universo Cinematografico Marvel:
• I raggi repulsori di Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.).
• “Sei forte, Tic Tac!“: Sam Wilson/Falcon (Anthony Mackie) in Captain America: Civil War (2016).
• “Così si dà un pugno.“: Hope van Dyne (Evangeline Lilly) in Ant-Man (2015).
• Il ruggito di Hulk.
• “Wakanda per sempre!“: T’Challa/Black Panther (Chadwick Boseman).
• “Mai sentito parlare di me?“: Scott Lang/Ant-Man in Ant-Man.
• “Resta un attimo in linea.“: Natasha Romanoff/Vedova Nera in The Avengers (2012).
• “Una gara di ballo.“: Peter Quill/Star-Lord (Chris Pratt) in Guardiani della Galassia (2014).
• “È un collega di lavoro!“: Thor (Chris Hemsworth) in Thor: Ragnarok (2017).
• “Ho tutto il giorno libero.“: Steve Rogers nella trilogia sulla Sentinella della Libertà.
• “Ti faccio vedere io la ferocia.“: Hank Pym (Michael Douglas) in Ant-Man.
• “Più in alto, più lontano, più veloce.“: slogan di Carol Danvers/Captain Marvel (Brie Larson).
• “Noi abbiamo Hulk.” Loki in Avengers: Infinity War (2018).
• “Ora saltiamo sulla navicella e ce la svigniamo. Vuoi venire?“: Korg (Taika Waititi) in Thor: Ragnarok.
• “Io ho parte di un piano.“: Peter Quill in Guardiani della Galassia.
• “Sono sempre arrabbiato.“: Bruce Banner (Mark Ruffalo) in The Avengers.
• “Un dio gracile.“: Hulk in The Avengers.
• “Il dolore non è amore perseverante?“: Visione (Paul Bettany) in WandaVision.
FIGURE STORICHE
Oltre alle citazioni dei personaggi del Marvel Cinematic Universe, possiamo sentire alcune frasi pronunciate da figure realmente esistenti:
• “Un piccolo passo per l’uomo…“: iconica frase pronunciata da Neil Armstrong in occasione dello sbarco sulla Luna il 20 luglio 1969.
• “Come osano!“: frase pronunciata dall’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile Greta Thunberg al vertice delle Nazioni Unite sul clima.
• “Il mio sogno… [si è realizzato]“: frase pronunciata dall’attivista e blogger pakistana Malala Yousefzai (vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2014) in riferimento al suo ritorno in Pakistan.
• “Abbiamo lottato per il diritto di conoscere la pace.“: frase di Nelson Mandela, celebre attivista sudafricano ed ex presidente del Sudafrica.
• “Sorgerò.” è uno dei versi della poesia “Still I Rise” scritta dalla poetessa, attrice e ballerina statunitense Maya Angelou nel 1978.
LA CITTADELLA
Il castello in cui si svolgono le vicende di questo episodio è la Cittadella alla Fine del Tempo, una location esistente anche nell’Universo Marvel fumettistico ed è apparsa per la prima volta sulle pagine di Thor (Vol.1) #245 con il nome de “Il Tempio alla Fine del Tempo“.
COLUI CHE RIMANE
Il creatore della TVA si è rivelato essere Colui che Rimane, una versione di Kang il Conquistatore interpretato da Jonathan Majors (Lovecraft Country, Da 5 Bloods). Creato da Len Wein e John Buscema e apparso per la prima volta in Thor #245 (1976), nei fumetti Colui che Rimane (in originale “He Who Remains“, chiamato in Italia anche come “Colui che Resta“) è l’ultimo direttore della Time Variance Authority e creatore dei Time-Twisters (una versione embrionale dei Custodi del Tempo).
IL COSTUME
La tunica viola e verde indossata da Colui che Rimane è ispirata non solo al look fumettistico di Kang il Conquistatore ma anche al costume della versione futura del personaggio, Immortus (in particolare al design ideato dal disegnatore Jim Cheung nel 2005 su Young Avengers #5).
REBECCA TOURMINET
Grazie al diploma di laurea presente nel suo ufficio, scopriamo che il vero nome del Giudice Renslayer (Gugu Mbatha-Raw) è Rebecca Tourminet, vicepreside della Franklin D. Roosevelt High School. Nei fumetti della Casa delle Idee Rebecca Tourminet è l’identità che Ravonna Renslayer assunse quando si riunì a Kang (ai tempi nei panni del sindaco Victor Timely) nel 1903 nella città di Timely, in Wisconsin, sulle pagine di Avengers: The Terminatrix Objective di Mark Gruenwald, Mike Gustovich e Bud LaRosa.
I SOPRANNOMI
“Non si può ridurre tutto a un nome.”
In una scena Colui che Rimane spiega di essere “stato soprannominato in molti modi da molte persone” tra cui “un sovrano, un conquistatore e uno s*****o“. Il “Conquistatore”, ovviamente, è un riferimento al soprannome più utilizzato da Kang nei fumetti Marvel mentre “sovrano” potrebbe essere un richiamo a Rama-Tut, l’identità che il villain assunse quando regnò sull’Antico Egitto.
LE ORIGINI DI COLUI CHE RIMANE
Molti eoni fa, prima della TVA, una Variante di Colui che Rimane visse sulla Terra nel XXXI secolo. Questa sua versione era uno scienziato e scoprì dell’esistenza di universi sovrapposti al proprio. Contemporaneamente, altre sue versioni scoprirono la stessa identica cosa ed entrarono in contatto in modo pacifico condividendo tecnologie e conoscenza e usando il meglio del proprio universo per migliorare gli altri. Non tutte le versioni di Colui che Rimane, tuttavia, erano così “pure di cuore” vista la possibilità di conquistare nuove terre e nuovi mondi e, di conseguenza, la pace tra le realtà esplose in una Guerra Multiversale. Colui che Rimane, inoltre, incontrò una creatura “creata da tutti gli squarci della realtà” in grado di consumare il tempo e lo spazio (ossia Alioth) e, dopo aver effettuato degli esperimenti su di essa, la mise a guardia del Vuoto. Una volta isolata la linea temporale, Colui che Rimane creò la Time Variance Authority e i “Custodi del Tempo” per gestire il flusso del tempo e prevenire ulteriori ramificazioni.
LE VARIANTI CATTIVE
“E se pensate che io sia cattivo, beh, aspettate di conoscere le mie Varianti.”
Una delle rivelazioni più importanti dell’episodio è rappresentata dall’esistenza di versioni alternative e decisamente più malevole di Colui che Rimane. Per chi non lo sapesse, nei fumetti esistono molteplici iterazioni di Nathaniel Richards a.k.a. Kang tra cui occorre ricordare il faraone Rama-Tut, Iron Lad (un giovane Kang), Immortus (la versione futura di Kang), Mister Gryphon (CEO delle Qeng Enterprises), il sindaco Victor Timely (che fornì al Dottor Phineas Horton la tecnologia necessaria per costruire la Torcia Umana originale), Kid Immortus (una versione di Iron Lad che si alleò con il Dottor Destino e Annihilus) e Scarlet Centurion. Considerando il ritorno di Jonathan Majors in Ant-Man and The Wasp: Quantumania di Peyton Reed, con molta probabilità assisteremo all’esordio di una di queste versioni di Kang il Conquistatore in futuro.
IL CONFINE
“Abbiamo superato il confine.”
La scena in cui Colui che Rimane ammette di aver sempre saputo come “sarebbe finita fino ad un certo punto” è ispirata ad un albo specifico pubblicato dalla Marvel Comics, ossia Avengers Vol. 5 #34 (2014) di Jonathan Hickman e Leinil Francis Yu. In questo numero assistiamo all’incontro tra Captain America, Kang, Immortus e Iron Lad (una versione giovane di Kang e membro temporaneo degli Young Avengers), i quali sostengono che per mantenere il Multiverso in equilibrio alcuni mondi debbano morire.
LA VETRATA
La vetrata dell’ufficio di Colui che Rimane era già stata anticipata dal poster ufficiale della serie diffuso dai Marvel Studios lo scorso maggio.
IL MULTIVERSO
L’ARMATURA DI KANG
Dopo essere stato rispedito nella Time Variance Authority, Loki incontra Mobius (Owen Wilson) e Hunter B-15 (Wunmi Mosaku) privi di ricordi, trovandosi faccia a faccia con una statua di Kang il Conquistatore al posto di quelle dei Custodi del Tempo che abbiamo visto nel corso della serie. La statua riproduce l’armatura da battaglia che Kang costruì con una rara lega sintetica nel 40º secolo.
LA SCENA POST-CREDITS
La scena dopo i titoli di coda dell’episodio conferma quanto riportato da Deadline lo scorso gennaio: Tom Hiddleston tornerà nei panni del Dio degli Inganni per una seconda stagione. Al momento sappiamo solo che l’head writer e creatore della serie, Michael Waldron, sarà coinvolto “in qualche modo” nella lavorazione della seconda stagione ma molto probabilmente arriveranno ulteriori informazioni nelle prossime ore da parte dei Marvel Studios.
GRANDI ASSENTI
Per ignoti motivi nel finale di stagione non sono state incluse delle immagini mostrate nei trailer e nel materiale promozionale:
• Una scena in cui avremmo visto il protagonista ad Asgard con il costume indossato dal personaggio in Thor (2011) di Kenneth Branagh.
• La sequenza ambientata nel 2012 nella Stark Tower dove Loki avrebbe utilizzato nuovamente lo Scettro contenente la Gemma della Mente.
Ricordiamo che Loki, scritta e creata da Michael Waldron (Rick & Morty, Doctor Strange In The Multiverse of Madness) e diretta da Kate Herron (Sex Education), vede nel cast Tom Hiddleston (Loki Laufeyson), Owen Wilson (Mobius M. Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Giudice Renslayer), Wunmi Mosaku (Hunter B-15), Sophia Di Martino (Sylvie Laufeydottir), Sasha Lane (Hunter C-20), Tara Strong (Miss Minutes), Jack Veal (Kid Loki) e Richard E. Grant (Loki Classico).
SINOSSI
“Loki, in arrivo su Disney+ il 9 giugno 2021, vede per protagonista il Dio degli Inganni mentre esce dall’ombra di suo fratello in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame.”