Dopo ormai diversi anni, il 15 giugno ha fatto il suo debutto al cinema The Flash (qui la nostra recensione), diretto da Andy Muschietti, con protagonista Ezra Miller nei panni di Barry Allen/Flash, accompagnato da Michael Keaton di ritorno nei panni di Bruce Wayne/Batman e Sasha Calle nei panni di Kara Zor-El/Supergirl.
Nel corso di un lungo approfondimento, THR ha svelato che il film ha avuto ben tre finali nel corso del suo sviluppo, in quanto si è trovato nel bel mezzo di importanti cambiamenti dirigenziali tra Warner Bros. e DC.
The Flash è nato infatti sotto la direzione di Walter Hamada, ex presidente di DC Films.
Quest’ultimo voleva utilizzare il film per fare un grande reset dell’intero universo cinematografico DC, cancellando dalla continuity principale tutto ciò che aveva creato Zack Snyder a partire da Man of Steel. Secondo Hamada, questo era l’unico modo per lasciarsi alle spalle il disastro di Justice League, che tra flop al box office e disastro produttivo ha fatto ampiamente discutere, creando malumore tra gli spettatori.
Il primo finale di The Flash avrebbe incluso infatti Supergirl e Batman di Keaton fuori dall’aula del tribunale dopo il processo del padre di Barry. Il piano era infatti quello di rendere loro due i nuovi eroi canonici dell’universo DC, dandogli il ruolo principale che avevano in passato Affleck e Cavill.
Inoltre, Hamada aveva già in mente un sequel di The Flash, per poi culminare nel crossover Crisi sulle Terre Infinite (una celebre storia fumettistica pesantemente legata al Multiverso, già adattata dall’Arrowverse), dove sarebbero tornati Batman di Affleck e Superman di Cavill, il cui ritorno veniva anticipato proprio da una post-credit tagliata di The Flash.
Successivamente c’è stata l’unione tra Warner Bros. e Discovery, a seguito della quale Walter Hamada è stato licenziato ed i piani per il film e per il futuro sono completamente cambiati.