Diane Nelson, ex presidente di DC Entertainment, riflette sul fallimento di Justice League e definisce pessimo il film uscito al cinema.
Durante il secondo episodio di With Great Power: The Rise of Superhero Cinema, podcast in quattro parti condotto dal giornalista e editore Ben Fritz del Wall Street Journal, sono stati svelati numerosi retroscena inediti sulla nascita del DC Extended Universe, l’universo nato per rivaleggiare con i Marvel Studios che si è concluso con The Flash.
Per l’occasione, Ben Fritz ha deciso di intervistare una veterana del settore: Diane Nelson, che è stata presidente di DC Entertainment dal 2009 al 2018 ed ha lavorato come dirigente di Warner Bros. per 22 anni di fila.
Durante la lunga intervista, la Nelson ha discusso dell’ingaggio di Zack Snyder, che è stato consigliato direttamente da Christopher Nolan dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro. Quest’ultimo infatti discusse con Warner della possibilità di realizzare altri film DC con altri personaggi, ma alla fine rifiuto, ottenendo soltanto il ruolo del produttore esecutivo e proponendo il nome di Snyder.
Quest’ultimo, dopo l’uscita di Man of Steel, si è ritrovato con il compito di gestire un intero universo che ambiva a superare Marvel, quando invece il suo piano era sempre quello di realizzare una saga in 5 film… ma esattamente, chi lo ha scelto per questa carica?
La risposta, non è così scontata e riassume perfettamente la confusione che per anni ha regnato sovrana in casa DC.
Ben Fritz: alcuni dei film annunciati all’investor day [una riunione degli investitori] come Green Lantern o Cyborg non sono mai stati fatti. Il CEO di Warner ha annunciato i film, ma la responsabilità era tutta nelle mani di Zack Snyder. Nel 2016, quest’ultimo aveva settato il tono ai due supereroi più famosi della DC con Man of Steel e successivamente Batman v Superman. Entrambi film seri, cupi e violenti. Alcuni fan li adorano, altri li definiscono “l’omicidio della DC”.
Diane Nelson: A meno che non ci siano stati incontro di cui nessuno mi ha parlato, il che è possibile, non so se ci siano mai state vere conversazioni in cui è stato deciso che Zack avrebbe guidato l’intera programmazione DC. Quindi, anche se non è stata una decisione consapevole quella di rendere Zack Snyder il nostro Kevin Feige, ma dal punto di vista del consumatore è esattamente quello che è successo. Naturalmente avevamo un posto per i film di Zack, ma avrebbe dovuto essere lui a definire quell’universo? Forse no, col senno di poi. Domande difficili.
Ben Fritz: Tuttavia, nel bene e nel male, Snyder era di fatto al comando e stava per scolpire l’universo DC nella pietra con il suo più grande film di supereroi, Justice League, dove avrebbe riunito i personaggi principali della compagnia: Batman, Superman, Flash, Wonder Woman, Cyborg e Aquaman.