L’associazione cristiana One Million Moms vuole boicottare Thor: Love and Thunder per la presenza di temi e personaggi LGBTQ+ nel film.
Il 6 luglio è uscito al cinema Thor: Love and Thunder, il quarto capitolo dedicato al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Nel film il Tonante chiede aiuto a Re Valchiria (Tessa Thompson), a Korg (Taika Waititi) e all’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) – ora in grado di sollevare Mjolnir – per combattere la minaccia di Gorr il Macellatore di Dèi (Christian Bale), un killer galattico che brama l’estinzione degli dèi.
In queste ore One Million Moms – un’associazione americana composta da madri conservatrici e cristiane appartenente alla American Family Association che nasce per combattere le potenziali influenze negative sui più piccoli da parte dei prodotti di intrattenimento – ha diffuso un lanciato una campagna sul proprio sito per boicottare Thor: Love and Thunder a causa dei temi e dei personaggi LGBTQ+ presenti nel cinecomic di Taika Waititi.
L’organizzazione, che in passato ha chiesto la cancellazione della popolare serie Netflix Lucifer e di Preacher, ha condannato le tematiche legate alla rappresentazione della comunità LGBTQ+ e l’uso dei personaggi di Valchiria (Tessa Thompson) e Korg (Taika Waititi). Nel comunicato possiamo leggere:
“One Million Moms ha bisogno del vostro aiuto per assicurarsi che il maggior numero possibile di persone siano consapevoli che i Marvel Studios stanno promuovendo alle famiglie l’agenda della comunità LGBTQ nel loro nuovo film sui supereroi. Classificato PG-13, Thor: Love and Thunder include diverse allusioni LGBTQ e un’abbondanza di eufemismi, ma alcune scene non sono affatto minimizzate.”
“Il personaggio alieno chiamato Korg spiega di avere due padri, e fa sesso con le mani con un altro membro della sua specie. La dea bisessuale, Re Valchiria, bacia la mano di un’altra donna per manifestare il suo interesse. Un ragazzino Asgardiano insiste nell’usare un nome neutrale rispetto al genere. E la tensione romantica gay tra Thor e Star-Lord è chiara ma trattata come una gag.”