La nomination dell’ultimo capitolo della saga dell’Artigliato Canadese ha sorpreso molti, ma cosa significa per il genere dei cinecomics?
La notizia della nomination di Logan ha del rivoluzionario, in quanto parliamo della prima volta in un cinecomic viene nominato agli Oscar in un premio legato alla storia e non per un premio tecnico.
Effettivamente non è la prima volta però che un cinecomic riceve una candidatura agli Oscar ed anzi,diversi film hanno vinto la famosa statuetta, anche se per premi spesso e volentieri prettamente tecnici, come:
- Superman (1979) di Richard Donner – Migliori Effetti Visivi
- Batman (1989) di Tim Burton – Miglior Scenografia
- Dick Tracy (1990) di Warren Beatty – Miglior Scenografia – Miglior Trucco – Miglior canzone
- Men In Black (1997) di Barry Sonnenfeld – Miglior Trucco
- Spider-Man 2 (2004) di Sam Raimi – Migliori Effetti Visivi
- Il Cavaliere Oscuro (2008) di Christopher Nolan – Miglior Attore Non Protagonista a Heath Ledger – Miglior Montaggio Sonoro
- Suicide Squad (2016) David Ayer – Miglior Trucco
Ma per quanto riguarda la Miglior Sceneggiatura Non Originale, un premio assolutamente di prestigio, Logan è un pioniere.
Questa nomination ha un significato importantissimo in quanto parliamo di legittimare un film che va ad adattare una storia a fumetti come possibile vincitore di un premio Oscar che non riguarda solo il lato tecnico del film, ma il suo cuore pulsante: la storia, cosa fino ad ora altamente snobbata e da molti considerata come impossibile, data la concezione comune che i fumetti non siano altro che passatempi infantili.
Quello della nomination a Logan è quindi un segnale di cambiamento di mentalità. Un segnale che dice chiaro e tondo: i fumetti possono raccontare grandi storie che a loro volta possono essere trasposte in grandi film, profondi e maturi e non solo dei normali film d’intrattenimento.
Logan potrebbe vincere? Non si sa, in quanto la concorrenza è di un certo spessore, ma di certo già solo la nomination basta a segnare la storia del genere.
Possiamo vedere questo avvenimento come la chiusura di un cerchio, in quanto il genere dei cinecomics come lo conosciamo oggi è rinato nel 2000 proprio con X-Men di Bryan Singer e ha raggiunto il suo apice con il film dedicato a Wolverine l’ultimo membro della squadra.