La storia del ritorno di Nova dal Cancroverso
L’accoglienza dei fan per il ritorno di Richard Rider, il Nova originale è stata ottima, anche se non è mai stato spiegato come è tornato dalla “morte”…almeno fino ad oggi!
Sulle pagine di Nova #6, scritto da Ramon Perez ed illustrato da Scott Hepburn, la Marvel ha finalmente spiegato come ha fatto Richard Rider a tornare sulla Terra ed a fuggire dal Cancroverso.
Naturalmente attenzione agli SPOILER su questo sesto numero di Nova. Proseguite solo se interessati.
Tornando a Guardiani della Galassia #20, Nova, Thanos e Star-Lord sono imprigionati nel Cancroverso, un universo in cui la morte non ha alcun significato. Rider è riuscito ad utilizzare il Cubo Cosmico e, assieme al suo potere, è diventato una sorta di portale tra i due universi.
E’ riuscito a rimandare Quill sulla Terra a costo del potere del Cubo Cosmico, rimanendo di fatto imprigionato nel Cancroverso…assieme solamente all’Unimente Xandariana, il supercomputer senziente che risiede nella Nova Force e cataloga la storia della Nova Corps.
In un universo in cui la morte non esiste, Rider ha trascorso tanto tempo sotto agonie e dolori infiniti: ha combattuto duramente con le creature del Cancroverso, venendo ferito a morte un numero praticamente infinito di volte, ma senza mai esalare l’ultimo respiro.
Fortunatamente è riuscito a trovare una via di fuga e, attingendo a tutta la Nova Force possibile dall’Unimente, è riuscito ad inserirla nel Cubo Cosmico per formare un portale e fuggire…lasciando però l’Unimente nel Cancroverso, che successivamente si è “fusa” con le creature corrotte presenti.
La “Nova Force” è la fonte di energia dei membri del corpo, che viene generata dal supercomputer chiamato “Uni-Mente Xandariano”. La quantità di Nova Force a cui a un membro è consentito di accedere è determinata dal suo grado. Più alto è il grado e più energia si può usare. È stato mostrato, come nel caso di Garthan Saal, che una certa esposizione a una grande quantità di Nova Force può portare un individuo alla follia.