Kevin Feige, Dan Buckley e C. B. Cebulski hanno commentato l’addio di Joe Quesada alla Marvel Comics dopo ventidue anni di collaborazione.
Questo pomeriggio Joe Quesada, celebre fumettista che ha contribuito al successo della Casa delle Idee in un periodo particolarmente delicato per la casa editrice dal punto di vista finanziario grazie al suo lavoro su Daredevil e i Marvel Knights, ha annunciato tramite i social il suo ritiro dalla compagnia. Quesada venne nominato Editor-in-Chief della Marvel Comics nel 2000 – ruolo che lasciò nel gennaio 2011 ad Axel Alonso – e successivamente Chief Creative Officer di Marvel Entertainment nel 2010 prima di diventare Creative Director nel 2019.
Quesada, inoltre, ha fatto parte dell’ormai defunto Marvel Creative Committee (Comitato Creativo Marvel, un gruppo istituito da Isaac “Ike” Perlmutter e composto da diversi fumettisti incaricati di riscrivere le sceneggiature dei film e di fornire alcune dritte per “migliorare” la caratterizzazione dei villain) per tutti i progetti del Marvel Cinematic Universe da Iron Man (2008) ad Ant-Man (2015) ed è stato produttore esecutivo di tutte le serie di Marvel Television tra cui Agents of S.H.I.E.L.D., Agent Carter, Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Agents of S.H.I.E.L.D.: Slingshot, Iron Fist, The Defenders, Inhumans, The Punisher, Runaways, Cloak & Dagger e Helstrom.
A distanza di pochi minuti dall’annuncio, tre figure molto importanti per la Marvel – ossia Kevin Feige (presidente dei Marvel Studios e Chief Creative Officer di Marvel Entertainment), Dan Buckley (presidente di Marvel Entertainment dal 2017) e C. B. Cebulski (Editor-in-Chief di Marvel Comics) – hanno commentato il ritiro di Quesada:
“In breve, Joe è uno dei creativi più influenti dell’industria dei fumetti.” ha dichiarato Buckley. “Tutto ciò che ha fatto, dal disegnare allo scrivere, dal creare i design all’editare e proporre idee, è stato – e sarà sempre – ai massimi livelli. Nel corso degli ultimi 30 anni, mi sono considerato fortunato di essere suo amico e collaboratore. E mentre Joe farà sempre parte della famiglia Marvel, dovremmo essere tutti emozionati per ciò che porterà al mondo in futuro.”
“In qualità di artista e di narratore, Joe non è secondo a nessuno in quello che ha realizzato nell’industria dei fumetti.” ha aggiunto C. B. Cebulski. “Dal giorno in cui ho iniziato a lavorare alla Marvel anni fa (sono diventato un editore in gran parte grazie al suo incoraggiamento), ha incarnato il cuore della Marvel e il lavoro che facciamo, e ha insegnato a me e a molti altri come fare lo stesso. Seguire le sue orme non è un compito facile, dato che ha posto il livello creativo molto in alto. Ma è sempre andato oltre quel livello, mi ha ascoltato come un mentore e mi ha offerto i suoi saggi consigli quando necessario. È qualcuno che posso considerare di famiglia, e so che molte persone del nostro team editoriale pensano lo stesso. E mentre Joe andrà avanti per iniziare il prossimo grande capitolo della sua vita, sono entusiasta del fatto che continueremo a lavorare insieme su un paio di progetti e non sarà mai lontano dalle nostre storie.”
“Ci sono poche persone che conoscono la Marvel come Joe, e i suoi innumerevoli contributi hanno aiutato a creare personaggi e storie che non smetteranno mai di crescere e di evolvere.” ha spiegato Feige. “Sono grato per la sua guida creativa e la collaborazione nel corso degli anni e gli auguro solo il meglio per il futuro.”
Durante la sua lunga collaborazione con la Marvel, Joe Quesada ha supervisionato numerosi progetti tra cui la controversa storia di Spider-Man intitolata “Soltanto un altro giorno” che cancellò il matrimonio di Peter Parker e Mary Jane Watson dalla continuity dell’Universo Marvel. Il fumettista si è occupato anche della linea Marvel MAX, nella quale rientrano i fumetti Marvel realizzati per un pubblico adulto e maturo e destinati alla distribuzione diretta. Gli albi della linea MAX, distribuiti solo nel circuito librario e delle fumetterie specializzate, non presentano né il logo della Marvel né il marchio del Comics Code Authority. Il progetto ha riscosso un certo successo, anche grazie al contesto pseudo-realistico in cui vengono calati i protagonisti, privi dei tradizionali costumi colorati, alla violenza e al linguaggio scurrile.