Il regista rivela che all’epoca non era stato informato di quanto era successo con Joss Whedon sul set di Justice League.
Domani è il grande giorno: finalmente uscirà la Zack Snyder’s Justice League, film che mostrerà l’opera completa e senza i pesanti tagli imposti dalla Warner. Nel 2016/2017 il regista abbandonò il film a causa di un lutto familiare e venne sostituito da Joss Whedon che, oltre a realizzare una versione pessima del film demolita dalla critica e dai fan, venne accusato da Ray Fisher e altri attori di comportamenti inopportuni e poco professionali sul set.
In estate l’interprete di Cyborg ha spiegato infatti che Whedon ha trattato cast e crew del film in modo disgustoso, offensivo, non professionale e del tutto inaccettabile.
Della questione si è discusso lungo in questi ultimi mesi (Warner ha provato ad aprire una indagine interna, mentre Fisher ha accusato pubblicamente il presidente di DC FIlms) ed ora è arrivato un commento ufficiale da parte di Zack Snyder.
In una recente intervista è stato chiesto al regista se all’epoca sapeva cosa stava succedendo e la risposta è stata la seguente:
Non all’epoca. L’ultima cosa che gli attori volevano fare era chiamarmi per lamentarsi delle loro difficoltà durante le riprese. Ma tornando indietro, mi sento in colpa al pensiero di quello che hanno subito? Sì. Questi ragazzi sono miei amici, sono fantastici attori e sono persone forti. Voglio che siano messi in condizione di lavorare in un ambiente sicuro e in una situazione sana. Io non ero lì, perciò la tua opinione vale quanto la mia.