Ray Fisher accusa DC Films di aver provato a difendere disperatamente Geoff Johns, Warner risponde e smentisce con un comunicato ufficiale
Come ben saprete Justice League del 2017 ha avuto una produzione a dir poco travagliata: dopo l’abbandono di Zack Snyder per una tragedia familiare, la Warner Bros. ha ingaggiato Joss Whedon ed ha rimaneggiato completamente la versione originale del regista in pochi mesi, senza rinviare il film e tagliando gran parte di esso. Dello sviluppo durante la gestione di Joss Whedon è trapelato ben poco in questi anni, il regista non ne ha mai parlato apertamente e non ha neanche partecipato al tour promozionale, ma in esatte Ray Fisher ha portato alla luce alcune rivelazioni che hanno fatto ampiamente discutere: il trattamento di cast e crew sul set da parte di Whedon è stato disgustoso, offensivo, non professionale e del tutto inaccettabile. Inoltre, l’allora produttore e CCO di DC Comics Geoff Johns avrebbe minacciato la sua carriera.
Ieri sera, Fisher ha aggiunto un altro dettaglio, puntando questa volta il dito contro Walter Hamada, presidente di produzione di DC Films colpevole di aver provato a difendere Geoff Johns sacrificando letteralmente Jon Berg e Joss Whedon:
Dopo aver parlato di Justice League, ho ricevuto una telefonata dal presidente di DC Films, che ha provato a sacrificare Joss Whedon e Jon Berg nella speranza di farmi ritrattare su Geoff Johns.
Non lo farò.
So you can better understand how deep this goes:
After speaking out about Justice League, I received a phone call from the President of DC Films wherein he attempted to throw Joss Whedon and Jon Berg under the bus in hopes that I would relent on Geoff Johns.
I will not.
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— Ray Fisher (@ray8fisher) September 4, 2020
Di fronte a queste dure accuse, Warner Bros. ha rilasciato un comunicato ufficiale, in cui smentisce il Tweet e fornisce la versione dei fatti del presidente di DC Films:
A luglio, gli agenti di Ray Fisher hanno chiesto al presidente di DC Films Walter Hamada di discutere con l’attore delle sue preoccupazioni durante la produzione di Justice League. I due si erano già incontrati quando Mr. Hamada aveva chiesto a Fisher di riprendere il ruolo di Cyborg nel film della Warner Bros. su Flash, assieme ad altri membri del cast di Justice League.
Nella loro conversazione di luglio, Mr. Fisher ha ribadito i disaccordi che aveva avuto con il team creativo del film riguardo la rappresentazione di Cyborg, lamentandosi del fatto che i suoi suggerimenti alla sceneggiatura non fossero stati presi in considerazione. Mr. Hamada ha spiegato che le divergenze creative fanno parte del processo di produzione e che il regista/sceneggiatore di un film è il responsabile di queste decisioni. In particolare, Hamada ha detto a Fisher che avrebbe portato le sue preoccupazioni a WarnerMedia, in modo tale da aprire un’indagine interna. In nessun caso, Hamada ha voluto “sacrificare qualcuno per tutelarsi” come spiegato in modo falso da Fisher, non emettendo neanche alcun giudizio sulla produzione di Justice League, nel quale non ha avuto alcun coinvolgimento in quanto le riprese sono iniziate prima della sua promozione.
Anche se Fisher non ha mai sostenuto alcune accuse di cattiva condotta verso di loro, WarnerMedia ha comunque avviato un’indagine sulle preoccupazioni sollevate sulla rappresentazione del suo personaggio.
Ancora insoddisfatto, Fisher ha insistito affinché WarnerMedia assumesse un investigatore di terze parti del tutto indipendente. Questo investigatore ha tentato più volte di incontrare Fisher per discutere delle sue preoccupazioni, ma, ad oggi, Fisher ha rifiutato di parlare con lui.
Warner Bros. continua ad impegnarsi al benessere di ogni membro del cast e della crew in ciascuna delle sue produzioni. Rimane inoltre impegnata ad indagare su qualsiasi accusa di cattiva condotta, che finora il signor Fisher non è mai riuscito a fornire.