Il regista esprime alcuni pensieri sul film di Todd Phillips.
Recentemente il regista David Fincher ha espresso alcuni pensieri in merito al film Joker, facendo sapere che il film di Todd Phillips è alquanto “problematico” visto che mostra la malattia mentale di un uomo. L’uscita del film è stata accompagnata da numerose polemiche, dal momento che in molti erano preoccupati per il potenziale messaggio del film.
Ma le polemiche sono state spente sul nascere: il film è stato accolto in maniera positiva dal pubblico, nonostante il ritratto della malattia di Arthur Fleck abbia lasciato perplesse alcuni spettatori. Sebbene la patologia del protagonista sia basata su una vera malattia nel mentale, il film perpetua moltissimi stereotipi sui malati di mente, in particolare sulla loro pericolosità. Fincher, il quale recentemente ha denunciato l’ossessione di Hollywood nei confronti dei film di supereroi, ha sottolineato quanto possa rappresentare un rischio affrontare al cinema certi argomenti, senza risparmiare una sottile critica alla sceneggiatura:
“Credo che nessuno avrebbe guardato quel materiale e pensato: ‘Sì, prendiamo il Travis Bickle di Taxi Driver e il Rupert Pupkin di Re per una Notte e uniamoli. Poi intrappoliamolo in un tradimento nei confronti dei malati di mente, e portiamolo al cinema per un miliardo di dollari .
Gli studios non fanno nulla che non garantisca loro un ritorno da un miliardo di dollari, perché temono fin troppo i rischi. Nessuno avrebbe mai pensato che Joker sarebbe diventato un enorme successo se Il Cavaliere Oscuro non avesse avuto il successo che ha avuto”. Ad aver scatenato le reazioni più disparate è stata l’espressione utilizzata da Fincher “a betrayal of the mentally ill”, ossia “un tradimento nei confronti dei malati di mente.”
In molti hanno difeso Fincher, sostenendo che la parola “betrayal” si riferisce alla trama di Joker, quindi al contesto in cui viene immerso, in una società che tende ad emarginare le persone con problemi mentali.