Pochi giorni fa è uscito al cinema Joker: Folie à Deux, il cinecomic DC con Joaquin Phoenix nel ruolo di Arthur Fleck e Lady Gaga nei panni di Harley Quinn, che ha diviso nettamente la critica.
Secondo alcuni fan, lo scioccante finale del film potrebbe collegarsi a Il Cavaliere Oscuro (2012) di Christopher Nolan.
Nel finale del film, il protagonista si lascia arrestare dalla polizia e viene portato nuovamente all’Arkham State Hospital. Lì viene avvicinato da un inquietante ragazzo (interpretato da Jacob Lofland), che lo ha osservato in disparte durante la detenzione e che viene inquadrato di rado nel film, il quale decide di raccontargli una barzelletta.
Il ragazzo pugnala più volte allo stomaco Arthur Fleck, che – dopo l’ennesima visione onirica musicale – muore a terra in una pozza di sangue. Sullo sfondo, fuori fuoco, questo misterioso ragazzo prende il coltello con cui ha ucciso Arthur e si taglia le guance, ricreando l’iconico sorriso di Joker.
Secondo alcuni potrebbe trattarsi proprio della nascita del Joker di Heath Ledger, straordinario villain de Il Cavaliere Oscuro (2012), le cui origini non vengono mai spiegate nel film di Nolan.
Il Joker di Heath Ledger viene interpretato da Nolan come un simbolo di anarchia contrapposto all’ordine rappresentato da Batman, che immagina per sé stesso diverse storie di origini (“Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici?”) cambiando versione ogni volta a seconda del personaggio che ha di fronte.
La teoria dei fan non tiene però conto che Joker: Folie à Deux è ambientato negli anni ’80, ben prima degli eventi de Il Cavaliere Oscuro (2012); nonostante il ragazzo che uccide Arthur sia molto giovane, l’età non combacia con quella dimostrata da Ledger nel film di Nolan.
Inoltre, come se non bastasse, il film stuzzica anche su Due Facce mostrando Harvey Dent con il volto sfregiato dopo l’esplosione in tribunale. È praticamente impossibile che, anni dopo, Dent non abbia neanche una cicatrice sul volto a memoria di questo evento.