Nel corso di un’intervista con IGN, il regista Todd Phillips e il protagonista Joaquin Phoenix hanno discusso dello sconvolgente finale di Joker: Folie à Deux, il cinecomic DC uscito al cinema pochi giorni fa.
Nel finale, Arthur Fleck viene avvicinato da un inquietante ragazzo (interpretato da Connor Storrie) nei corridoi dell’Arkham State Hospital. Il ragazzo pugnala Arthur Fleck, che – dopo l’ennesima visione onirica musicale – muore a terra in una pozza di sangue.
A riguardo, Phoenix ha detto:
C’è una sorta di calore in quella scena, il che è bello. Questo è tutto ciò a cui stavo pensando, che stavo cercando, quando l’abbiamo girata. Ecco questo ragazzo che mi racconta una barzelletta ed è nervoso nel raccontarmela, capisco che è nervoso, e lo ascolterò. Ed è un’ottima impostazione per ciò che succede dopo.
Il regista ha aggiunto:
Penso che Arthur abbia trovato pace con l’idea, con la lotta interiore che va bene essere sé stessi. Ed è proprio con questo che ha sempre lottato. Mi piace pensare che sia morto in pace, in un certo senso, essendo sé stesso. Il ragazzo gli dice: ‘Vuoi sentire una barzelletta?’ Arthur lo ascolta, perché conosce quella sensazione di voler far ridere qualcuno. Quindi dà al ragazzo quel momento.
Ovviamente va a finire male perché tutto finisce male per Arthur, ma ho sempre pensato che fosse un momento bellissimo, dove Arthur ha ancora speranza. Penso che Joaquin sia meraviglioso in quella scena. È una cosa così piccola, apparentemente insignificante. Intendo, oltre alla questione della morte.
Quel momento in cui guarda il ragazzo e gli sorride in modo educato, durante l’introduzione della battuta. Sta dimostrando apprezzamento per la commedia e apprezzamento per il coraggio di mettersi in gioco, capisci? Qualcosa che nessuno ha mai fatto per lui nel primo film, in qualche modo.