James Gunn smentisce alcune teorie secondo le quali stava pianificando in gran segreto il reboot DC già da The Suicide Squad.
Come ben saprete, James Gunn ha deciso di ingaggiare un nuovo attore per il ruolo di Superman nel suo reboot Superman: Legacy, con Henry Cavill che ha definitivamente chiuso la porta con il mondo DC. nonostante il cameo nella post-credit di Black Adam ed il successivo post per annunciare un grande futuro nei panni dell’Uomo d’Acciaio… futuro che non vedrà mai la luce del sole.
Questo inevitabilmente ha dato vita a tante critiche e lamentele sui social, creando una spaccatura nel fandom. In risposta ad un utente su Threads, James Gunn ha commentato alcune delle teorie del complotto che riguardano il suo insediamento in DC.
Tutto è nato quando Nathan Fillion ha spiegato di essere stato ingaggiato come Guy Gardner per Superman alla premiere di The Suicide Squad nel 2021.
Di conseguenza, alcuni utenti hanno pensato che Gunn stesse pianificando il reboot di Superman senza Henry Cavill già nel 2021, molto prima dell’inizio del suo incarico come presidente dei DC Studios (iniziato a novembre 2022).
Gunn ha smentito categoricamente le accuse, spiegando:
Non capisco. Tralasciando il fatto che non volevo gestire DC fin quando Peter Safran non ha deciso di farlo, in quanto lui si occupa del lato da dirigente ed io di quello creativo, ma quando sono stato ingaggiato per scrivere Superman ho sempre proposto una nuova storia ai dirigenti.
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Come confermato dal CEO di Warner, James Gunn ha iniziato a lavorare al film di Superman nell’estate del 2022 (ai tempi doveva essere un Elseworlds), pochi mesi prima dell’inizio del suo incarico come presidente DC.
Inoltre, Fillion ha confuso la premiere di The Suicide Squad con quella di Guardiani della Galassia vol.3:
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