James Gunn riflette sui suoi problemi di tossicodipendenza e di salute mentale: “I miei demoni cambiano negli anni.”
ll 3 maggio è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il terzo e ultimo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt). Nel film Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo dalla minaccia dell’Alto Evoluzionario, oltre a proteggere un membro del team.
In una recente intervista con EL PAÍS, il regista James Gunn ha parlato del ruolo del processo creativo dietro ai suoi film sulla sua vita personale, spiegando che lavorare al franchise di Guardiani della Galassia e ai progetti del DCEU come The Suicide Squad e Peacemaker lo abbia aiutato a superare i suoi traumi:
I miei demoni cambiano nel corso degli anni. Ero un alcolista da giovane, e un tossicodipendente. Ho vissuto un certo numero di anni folli. Ma penso che per me la cosa più importante sia concentrarmi sul processo creativo e non essere distratto dai soldi, dal potere, dall’attenzione, dalla negatività. Mi devo solo concentrare sul processo creativo. Se posso fare quello, allora tutto funziona per il meglio. Può ancora essere una lotta, mentalmente parlando. Ma la vita è già abbastanza difficile senza me che la rendo più difficile.