Lo scorso novembre, il regista James Gunn ed il produttore Peter Safran hanno iniziato il loro incarico come co-presidenti e co-CEO di DC Studios, una nuova divisione di Warner Bros. Discovery che gestirà film, serie tv e animazione basati sulle proprietà intellettuali DC Comics.
Warner Bros. ha invitato i giornalisti del settore per una conferenza stampa in cui ha annunciato al mondo i piani per il futuro del DC Universe, seguita da un Q&A in cui James Gunn e Peter Safran hanno delineato quello che sarà il nuovo universo narrativo.
Gunn e Safran hanno pianificato un arco narrativo della durata di 10 anni interconnesso tra “film, serie tv, film d’animazione e videogiochi”. Ieri pomeriggio, sono stati rivelati tutti i dettagli della conferenza stampa, nella quale Gunn ha annunciato i 10 film e serie TV che andranno a comporre parte del primo “capitolo” del DCU, che sarà intitolato “Gods and Monsters”.
Successivamente, in una serie di interviste, Gunn ha avuto modo di parlare del modello produttivo dei nuovi studios DC, lanciando qualche frecciatina ai Marvel Studios ed alla vecchia gestione della DC.
Innanzitutto, a differenza di altri studios, Gunn ha promesso che non darà il “semaforo verde” per la lavorazione di un film fin quando non sarà effettivamente pronto:
Le persone sono diventate ostaggio di date d’uscita opprimenti e del realizzare i film a qualunque costo. Io sono uno sceneggiatore, quindi non faremo film fin quando le sceneggiature non saranno pronte e complete.
Gunn ha quindi spiegato che è pronto a posticipare i suoi film se la sceneggiatura non sarà pronta per l’inizio della produzione:
L’ho visto accadere più e più volte, è un casino. È il motivo principale per il deterioramento della qualità dei film oggi rispetto a 20 o 30 anni fa. Il degrado degli sceneggiatori ad Hollywood è una storia terribile. È peggiorato tantissimo da quando ho iniziato 23 anni fa. Gli sceneggiatori vengono sempre lasciati fuori dal processo a favore di attori e registi, quindi per noi è davvero importante rendere lo sceneggiatore una figura chiave.
Gunn si è quindi soffermato sulla cosiddetta “Superhero fatigue”, ovvero la stanchezza del pubblico per i troppi film sui supereroi:
Realizzano questi film quando non hanno ancora il terzo atto scritto, che iniziano a scrivere soltanto durante la produzione. Quindi alla fine ti ritrovi a guardare dei tizi che si prendono a pugni e basta senza alcun tipo di narrativa oltre all’azione.
Infine, Gunn ha preso di mira anche il modello Marvel, spiegando che è intenzionato a cambiare formula:
Non puoi continuare a raccontare la stessa storia “tizio buono, tizio cattivo, nemico gigante in cielo, vincono i buoni”. Devi raccontare storie più moralmente complesse, devi raccontare storie che non facciano soltanto finta di appartenere a generi diversi, ma che siano effettivamente di genere diverso.