Il regista S.S. Rajamouli (‘RRR’) ha una sola lamentela da fare alle scene d’azione dei film del Marvel Cinematic Universe.
Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare del successo economico del film RRR diretto da S.S. Rajamouli, che ha incassato ben 960 crore (che equivalgono a 126 milioni di dollari) al box-office globale in sole due settimane di programmazione diventando il quarto film indiano con l’incasso più alto nel mondo nonché il terzo progetto del regista ad essere nella Top 10 dei film indiani di maggior successo di sempre. Per via della portata, dell’estetica, delle scene d’azione e dei risultati al botteghino della pellicola, molti hanno evidenziato alcune somiglianze con i progetti del Marvel Cinematic Universe.
Nel corso di un’intervista con The New Yorker, S.S. Rajamouli ha parlato del suo lavoro sulle scene d’azione dei suoi film, esprimendo il suo punto di vista sulle grosse sequenze dell’MCU. Dopo aver elogiato le elaborate scene di combattimento dei film dei Marvel Studios e il loro impatto visivo, il regista ha spiegato che la sua unica “lamentela” riguarda il montaggio:
TNY: “Gli spettatori americani che conoscono solo ‘Baahubali’ e ‘RRR’ sono rimasti particolarmente colpiti dalle tue abilità da regista d’azione. Cosa pensi della qualità delle scene action nella Marvel e negli altri recenti cinecomics?”
Rajamouli: “[I Marvel Studios] realizzano delle scene action straordinarie. Voglio dire, le sequenze d’azione sono il motivo per il quale vedo i film Marvel. Mi lascio coinvolgere dalle loro scene action… le amo. La loro qualità, la loro ingegnosità e le loro composizioni visive… tutto è assurdamente buono.”
“Ho solo una lamentela: il montaggio in queste sequenze è troppo veloce. Questo tipo di ritmo non mi permette di immergermi completamente in ogni scena e di godermele completamente. A volte si perde la parvenza di chi sta combattendo chi, chi sta colpendo chi, e di quello che è successo. Le scene d’azione sono comunque fantastiche, tranne che per quella piccola lamentela.”
“Ci dovrebbe essere piuttosto un bisogno nella storia, un bisogno emotivo, di sviluppare una fantastica scena d’azione.”