Marc Guggenheim, co-creatore dell’Arrowverse, è rimasto deluso da James Gunn e Peter Safran, che non lo hanno interpellato nella creazione del nuovo universo DC nonostante il suo contributo con l’universo televisivo.
Lo scorso novembre, il regista James Gunn ed il produttore Peter Safran hanno iniziato il loro incarico come co-presidenti e co-CEO di DC Studios, una nuova divisione di Warner Bros. Discovery che gestirà film, serie tv e animazione basati sulle proprietà intellettuali DC Comics.
Warner Bros. ha invitato i giornalisti del settore per una conferenza stampa in cui ha annunciato al mondo i piani per il futuro del DC Universe, seguita da un Q&A in cui James Gunn e Peter Safran hanno delineato quello che sarà il nuovo universo narrativo.
Gunn e Safran hanno pianificato un arco narrativo della durata di 10 anni interconnesso tra “film, serie tv, film d’animazione e videogiochi”. Recentemente, sono stati rivelati tutti i dettagli della conferenza stampa, nella quale Gunn ha annunciato i 10 film e serie TV che andranno a comporre parte del primo “capitolo” del DCU, che sarà intitolato “Gods and Monsters”.
Con un post sulla sua newsletter, il co-creatore dell’Arrowverse (l’universo DC composto da svariate serie TV andato in onda su The CW) si è lamentato pubblicamente di James Gunn e Peter Safran, incolpandoli di non averlo neanche interpellato nella creazione del loro nuovo universo DC.
Nessun lavoro. Nessuna riunione, nessuna conversazione. Solo un piccolo riconoscimento per quello che è stato il mio contributo all’enorme arazzo dell’universo DC. Dopotutto, ho trascorso solo 9 anni a lavorare duramente su quel mondo.
Guggenheim è stato uno dei creatori principali dell’Arrowverse insieme a Greg Berlanti, lavorando come co-showrunner di Arrow e di Legends of Tomorrow e producendo un gran numero di show all’interno di questo universo televisivo (tra cui anche il grande crossover Crisi sulle Terre Infinite).
Sebbene lavorare per DC sia stato creativamente appagante, inevitabilmente ci sono state molte avversità, tante sfide e sacrifici personali… nessuno dei quali sembra aver portato alcun vantaggio professionale. In poche parole, l’Arrowverse non ha portato a nient’altro. Quindi, dal punto di vista della mia carriera, ho buttato il mio tempo.