Durante un’intervista con The Hollywood Reporter, Jonathan Nolan (fratello del regista Christopher Nolan e sceneggiatore de Il Cavaliere Oscuro del 2008) ha spiegato il vero significato di una delle frasi più iconiche del film, ovvero: “O muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo”.
Abbiamo scritto una o due versioni della sceneggiatura in cui cercavamo qualcosa che riassumesse la tragedia di Harvey Dent, ma che si applicasse anche a Batman. La ricchezza di Batman sta nel modo in cui questa figura di principio, quasi da boy scout, è avvolta in questa sorta di aspetto macabro e nella sua volontà di abbracciare l’oscurità.
La prima parte di quella frase è ‘o muori da eroe’ – e questa parte è importante, perché non tutti vogliono essere eroi; è l’impegno nell’eroismo che ti mette in questo spazio, dove hai questo esito binario. L’idea è che ci sono persone che si mettono in gioco e spesso la scommessa si ritorce contro di loro. È anche la vecchia idea del potere assoluto che corrompe in modo assoluto. Ci è sembrata si applicasse sia alla tragedia di Harvey Dent che a quella di Batman. Il fatto che le persone la ricordino al di là del film è gratificante. Ero orgoglioso di quella battuta.
Ai microfoni di Deadline, alcune settimane fa Christopher Nolan ha svelato di essere “tormentato” da quella frase:
Sono tormentato da quella frase, dato che non l’ho scritta io. L’ha scritta mio fratello Jonathan. Questo mi ha ucciso, dato che è una delle frasi che ha avuto più impatto del film. Ai tempi, neanche la capivo.
L’ho letta nella prima versione della sceneggiatura ed ho pensato: ‘Va bene, teniamola qui, ma non capisco bene il suo significato’… Poi, negli anni, dopo che il film è uscito, mi è sembrata sempre più vera. In questa storia poi, lo è assolutamente. Costruiscili, poi distruggili, è come trattiamo questi personaggi.