I Marvel Studios hanno cambiato i protocolli per i test screening per prevenire spoiler e leak sui film del Marvel Cinematic Universe.
Come molti di voi sapranno, i Marvel Studios sono ossessionati dalla segretezza che circonda i progetti del Marvel Cinematic Universe. Tra script falsi, continui tentativi di depistaggio verso i fan e una “polizia segreta” che interviene per evitare che qualcuno diffonda online troppe informazioni su un determinato film, la compagnia guidata da Kevin Feige ha sempre cercato di ridurre al minimo la fuga di spoiler e leak, obbligando i loro stessi attori al massimo silenzio e persino a non leggere le sceneggiature.
Nel giro dell’ultimo anno, tuttavia, la divisione cinematografica della Casa delle Idee ha visto un numero sempre crescente di immagini e leak circolare online prima dell’uscita di un film nelle sale o dell’arrivo di una serie su Disney+, come avvenuto nel caso di Spider-Man: No Way Home (2021) e Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022).
Durante il podcast Deadline‘s Crew Call, Nate Moore, produttore di Black Panther, Eternals e Black Panther: Wakanda Forever e vicepresidente di produzione e sviluppo dei Marvel Studios, ha parlato della pratica dei test screening. Quando gli è stato chiesto a chi sia permesso partecipare a queste proiezioni di prova finalizzate a testare le reazioni del pubblico, Moore ha spiegato che di recente la compagnia ha modificato i protocolli per i test screening e che gli impiegati della Disney non potranno più portare degli amici proprio per prevenire la diffusione di spoiler e leak:
“Sì, in sostanza, non per mettere troppo nella zuppa, ma tutti i dipendenti Disney, ricevono un’email, ‘Vuoi vedere una proiezione?’. Non sanno mai cosa sia. E loro… [prima], potevano portare degli amici. Penso che abbiamo inasprito un po’ questa cosa, perché francamente, le persone fanno trapelare delle informazioni rovinando a tutti la visione. Ma arrivano, e poi diciamo… abbiamo letteralmente lo stesso ragazzo che fa le domande. Si chiama Andy, è fantastico. Ed esce davanti e dice, ‘Siete i primi spettatori a vedere questo film, Black Panther: Wakanda Forever.’ E a volte la gente è davvero sorpresa, ‘Oh, questo è quello che volevo vedere.’ E a volte, sono davvero confusi ‘Di che parla Eternals?'”
“Ed è un piccolo gruppo. Non sono proiezioni per 350, 360 persone… in genere sono tra le 80 e le 100. E lo facciamo tre o quattro volte per ogni film. E le uniche composizioni che usiamo sono i nostri film. Così possiamo vedere com’è finita tra Iron Man e Capitan America, capisci cosa intendo? Non stiamo cercando di migliorare Creed, o Speed Racer, o cose che non sono i nostri film, il che è utile per noi, solo per capire cosa funziona.”
“Diciamo che, tipicamente, i primi film hanno qualche difficoltà in più perché la maggior parte delle persone non ha molta familiarità con i personaggi. Così dicono ‘Oh, Capitan Marvel, non ne sono sicuro. Voglio vedere Iron Man.’ Ok, è giusto. E generalmente con i sequel c’è una piccola spinta perché le persone dicono ‘È Black Panther, mi piace comunque.’ Quindi questo è un gruppo.”
“E poi abbiamo un gruppo interno, che è stato chiamato Parlamento per motivi troppo stupidi da spiegare. Ma è composto solo da tutti noi che facciamo questi film e queste serie. E ci scambiamo delle risposte abbastanza crude tra noi sul film perché tutti vogliamo che ogni cosa sia fantastica.”
“E penso che tra questi due gruppi, si ottenga un interessante spaccato di idee. E sicuramente sai quando entrambi i gruppi dicono la stessa cosa, tipo ‘Ehi, questo è un problema.’ A volte, si ricevono più note del produttore rispetto alle note delle persone normale e bisogna decifrare quali sono più importanti o se possono coesistere. Ma è un processo interessante e non ci ha ancora portato fuori strada finora.”