I Marvel Studios sono stati accusati di pagare i VFX artists il 20% in meno rispetto agli altri studios richiedendo il quadruplo del lavoro.
Negli ultimi mesi sono emerse online le testimonianze di numerosi artisti dei VFX – che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood – che hanno denunciato le condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga. La compagnia, infatti, esercita molto potere sulle aziende che si occupano di effetti visivi e chiede di continuo diversi cambiamenti nel bel mezzo della lavorazione, ben più di ogni altro cliente dell’industria cinematografica.
In un lungo approfondimento pubblicato da Vulture sulla crisi degli effetti visivi di Hollywood sono state riportate diverse testimonianze di addetti ai VFX che hanno lavorato per i Marvel Studios. Secondo quanto emerso dall’inchiesta gli artisti dei VFX intervistati (che ovviamente sono rimasti anonimi) sarebbero pagati il 20% in meno rispetto a qualsiasi altro studio cinematografico. Un artista degli effetti visivi, attualmente al lavoro su un film dello studio, ha spiegato che la quantità di lavoro sarebbe quattro volte superiore a quella per la quale vengono pagati effettivamente: “Il minuto esatto in cui completerò il mio lavoro su [il titolo del film censurato], non tornerò più da loro.” Il sindacato VFX IATSE, inoltre, stima che i Marvel Studios richiederebbero a un singolo specialista l’equivalente di un lavoro che normalmente sarebbe suddiviso su tre persone in altri studi.
Nel gennaio 2022, circa 300 addetti alla produzione di VFX – ossia coloro che lavorano durante le riprese principali di un film o di una serie occupandosi dei green screen o della motion capture – si organizzarono su un canale Slack chiamato VFX Production Group e lanciarono un sondaggio di fine anno per confrontare gli stipendi pagati dai vari studi cinematografici e per sensibilizzare sul valore del lavoro svolto sugli effetti visivi. I risultati hanno rivelato che un coordinatore degli effetti visivi può arrivare a guadagnare meno di 1300 dollari a settimana, pari a circa 18.57€ all’ora nella fascia più bassa.
Un mese dopo l’uscita dei risultati su Instagram, i Marvel Studios iniziarono a cercare il personale e i membri della crew per una serie Disney+ ad Atlanta. I candidati a conoscenza del sondaggio, di conseguenza, domandarono degli stipendi più alti rispetto a quelli che i Marvel Studios avevano offerto loro in precedenza e rimasero fermi sulle loro richieste monetarie. “La Marvel continuava a dire ai richiedenti ‘No, no, no, non possiamo.’ Alla fine, licenziarono tutti quelli che potevano.” ha spiegato un addetto ai VFX della Georgia. “Ma poi la Marvel si chiese ‘Come hanno ottenuto queste cifre?’. Un produttore mostrò loro il sondaggio sugli stipendi e, quasi istantaneamente, arrivò una mail ai produttori e agli esecutivi della Marvel che chiedeva ‘Da dove viene tutto questo? Come possiamo fermarlo? Perché non possiamo permettere che le persone parlino dei loro stipendi.‘”
Un secondo artista dei VFX della Georgia che lesse la mail mentre lavorava al sequel di un film del Marvel Cinematic Universe ricorda che i produttori e i dirigenti dello studio “si arrabbiarono molto” per il sondaggio. “Il mio produttore mi chiese di scoprire chi del mio team fosse coinvolto e di portare quell’informazione a miei capi.” ha dichiarato l’addetto agli effetti visivi. “Sostanzialmente ci venne detto di smettere di parlare delle nostre tariffe e di non discuterne con gli altri… il che è illegale. Dissi loro che non sapevo nulla.”
La settimana successiva, VFX Production Group ha diffuso su Instagram un comunicato ricordando ai lavoratori che condividere informazioni sul salario è un’azione tutelata dal National Labor Relations Act. La compagnia, alla fine, ha deciso di pagare individualmente dei salari più alti ai richiedenti senza ritorsioni su chi avesse partecipato al sondaggio. I Marvel Studios hanno rifiutato di rilasciare dichiarazioni.
Occorre sottolineare, infine, che tutte le testimonianze raccolte nell’articolo di Vulture non siano ancora state confermate dalle testate più attendibili del settore dell’intrattenimento e che alcuni insider – come KC Walsh – ne hanno messo in dubbio la veridicità considerando che i Marvel Studios non assumono direttamente i VFX artists, che solitamente hanno un contratto con le case di produzione di VFX che si sfidano a vicenda pur di lavorare ai progetti di un determinato studio Hollywoodiano.
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