James Gunn ha chiarito il funzionamento dei ricordi di Baby Groot nella serie di cortometraggi I Am Groot.
Il 10 agosto è stata distribuita su Disney+ I Am Groot, una serie di 5 cortometraggi originali prodotti dai Marvel Studios interamente dedicati a Baby Groot (Vin Diesel) in cui il piccolo alberello parlante interagisce con vari personaggi nuovi e inconsueti in momenti mai visti nei film sui Guardiani della Galassia.
Nel terzo atto del primo Guardiani della Galassia (2014), come sappiamo, Groot si sacrifica per salvare il resto della squadra. Nel finale, però, Rocket Raccoon raccoglie un rametto di ciò che rimane dell’albero senziente, da cui si origina Baby Groot, diventato uno dei personaggi preferiti dei fan del Marvel Cinematic Universe. In passato, molti sono rimasti alquanto confusi dal funzionamento dei ricordi di Baby Groot che, come ribadito più volte dallo stesso James Gunn, non è lo stesso Groot visto nel primo film bensì una specie di “figlio.” In occasione dell’uscita di I Am Groot su Disney+, il regista ha chiarito su Twitter per quale motivo Baby Groot ricorda il sacrificio del Groot originale:
@Spidey101597: “Dopo aver visto i corti di I Am Groot sono curioso: come funzionano i ricordi di questo nuovo Groot? Chiaramente ricorda il sacrificio del suo vecchio sé, come viene indicato in uno degli episodi. Sono solo curioso.”
Gunn: “Non lo ricorda (nello stesso modo in cui io non ricordo cosa ha fatto mio padre… il Groot originale non è il suo ‘vecchio sé’). Ma sono sicuro che i suoi genitori galattici gli abbiano raccontato storie eroiche migliaia di volte.”
He does not (in the same way I don’t remember what my father did – OG Groot is not his “self”). But I’m sure he’s been told the heroic stories thousands of times by his galactic parents. #IamGroot https://t.co/ho4OAMlJDJ
— James Gunn (@JamesGunn) August 12, 2022