Hulk, Eric Bana ha ricordato la sua esperienza: “Sembrava un film indipendente, la Marvel non era ancora esplosa.”
Uno dei film più sperimentali e ambiziosi basati sui fumetti della Casa delle Idee prima della nascita dell’Universo Cinematografico Marvel è senza dubbio l’Hulk (2003) di Ang Lee. Nonostante lo scarso successo al box-office mondiale, ad oggi il film con Eric Bana viene ricordato dagli appassionati come la miglior trasposizione della storia del Golia Verde nonché come uno dei cinecomics più autoriali e introspettivi di sempre.
Nel corso di un’intervista con Yahoo! Entertainment riguardante il film Blueback, Eric Bana ha riflettuto sulla sua esperienza su Hulk. L’attore, che in passato ha definito “frustrante” il periodo trascorso sul set, ha spiegato che dal suo punto di vista il cinecomic era molto più simile a un film indipendente che a un grosso film commerciale durante le riprese:
“Mi sembrava sempre di lavorare su un film indipendente. Ero in una stanza con un altro attore e facevo cose normali. Non mi è mai sembrato di lavorare a un grosso blockbuster finché non mi sono seduto in sala e non lo vidi.”
Dopo sver ammesso di non rivedere da tempo la pellicola nonostante quest’anno ricorra il 20º anniversario dall’uscita, Bana ha sottolineato quanto Hulk fosse diverso da altri cinecomics e blockbuster usciti nel 2003 come Daredevil o X-Men 2:
“Non lo vedo da molto, molto tempo. Mi sono divertito un sacco a lavorare con Nick [Nolte] per le scene padre/figlio. Era un film molto diverso da qualsiasi altra cosa uscita in quel periodo. Il mondo Marvel non era ancora esploso.“
Ricordiamo che Hulk (2003), scritto da John Turman, Michael France, James Schamus e diretto da Ang Lee, vede nel cast Eric Bana (Bruce Banner/Hulk), Jennifer Connelly (Betty Ross), Sam Elliott (Generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross), Josh Lucas (Maggiore Glenn Talbot), Nick Nolte (David Banner), Cara Buono (Edith Banner) e Kevin Rankin (Harper).
Questa la sinossi ufficiale:
“Lo scienziato Bruce Banner (Eric Bana), ridotto a cavia di un tragico esperimento dalle sue smanie interiori, come il padre David (Nick Nolte) prima di lui, colpevole della comparsa di un Mostro Verde e della trasmissione di una tragica eredità al figlio a causa della sua ossessione della rigenerazione cellulare.”