George R.R. Martin spiega perché il franchise de Il Trono di Spade dovrebbe essere come il Marvel Cinematic Universe.
Negli anni George R.R. Martin, autore dei libri delle Cronache del ghiaccio e del fuoco (in lingua originale A Song of Ice and Fire) che hanno ispirato la celebre serie televisiva Game of Thrones ha ribadito più volte di essere sempre stato un grandissimo fan della Casa delle Idee al punto da scrivere nel 1964 una lettera alla Marvel nella quale si complimentava con Stan Lee e Jack Kirby per il 17º numero della testata sui Fantastici Quattro mentre di recente ha difeso l’operato dei Marvel Studios dalle critiche spesso eccessive dei fan.
Nel corso di una recente intervista con l’Hollywood Reporter, George R.R. Martin ha parlato delle varie serie spin-off di Game of Thrones come House of the Dragon, spiegando che dal suo punto di vista il franchise dovrebbe replicare il modello del Marvel Cinematic Universe e differenziare la proposta:
“L’MCU ha ‘The Avengers’ ma hanno anche qualcosa di non convenzionale come ‘WandaVision’. È questo che spero di poter fare con queste altre serie legate a ‘Game of Thrones‘, in modo tale da avere una varietà di progetti che mostrino la storia di questo mondo. Ci sono molte altre occasioni per fare a gara per il Trono di Spade.”
“A volte mi siedo cercando di capire chi diavolo sia in questo ambiente. Sono George Lucas? Sono Gene Roddenberry? Sono Stan Lee? Come mi relaziono a questa proprietà intellettuale? Perché sono tre storie che hanno preso una direzione diversa in base a dove sono finiti i loro creatori. Non so a chi voglio assomigliare. Non a Stan Lee però. Non aveva potere, non aveva influenza. Non ha scritto alcuna storia [dei film dei Marvel Studios]. Non poteva dire ‘Non fate questo personaggio.’ Era solo una persona amichevole che hanno portato alle convention e che ha fatto dei cameo. Essere messo da parte dal mondo e dai personaggi che hai creato, sarebbe difficile da sopportare.”