Il fumettista Garth Ennis ha definito “imbecilli” i manifestanti che hanno invaso il Campidoglio indossando il simbolo del Punitore.
Negli ultimi mesi, in seguito alle proteste innescate dall’uccisione dell’afroamericano George Floyd e alla violenza con la quale la polizia statunitense ha risposto alle manifestazioni del Black Lives Matter, molti utenti hanno aspramente criticato la controversa tendenza delle forze dell’ordine ad utilizzare impropriamente l’iconico teschio del Punitore sulle proprie uniformi, sulle armi e sui veicoli.
Nonostante i ripetuti sforzi del co-creatore del personaggio, Gerry Conway, di rivendicare il simbolo per supportare la causa del movimento Black Lives Matter, questa settimana si è tornati a parlare dell’uso non autorizzato dell’emblema del personaggio a causa di alcune foto che ritraggono gli esponenti di estrema destra e i sostenitori di Donald Trump coinvolti nell’assalto al Campidoglio con il teschio di Frank Castle su zaini e bandiere.
Durante una recente intervista con SYFY Wire, il fumettista Garth Ennis, autore di alcune delle storie a fumetti più celebri sul personaggio come Bentornato Frank e Barracuda, ha espresso il suo punto di vista sulla questione, spiegando non solo che nella realtà nessuno vorrebbe essere come il Punitore ma anche che gli “imbecilli” che hanno invaso il Congresso USA non hanno pensato al vero significato del teschio:
“L’ho già detto in passato un paio di volte, ma nessuno vuole essere realmente il Punitore. Nessuno vuole fare tre turni di servizio militare in una zona di combattimento con l’ultimo dei quali che va catastroficamente male, tornare a casa con una testa piena di vetri rotti, vedere la propria famiglia mitragliata e fatta a fette di fronte ai propri occhi e dedicare il resto della vita a compiere massacri freddi, cupi e senza cuore.”
“Le persone che indossano il logo in quel contesto si stanno prendendo in giro da sole, proprio come gli ufficiali di polizia che lo hanno indossato nel corso dell’estate. Ciò che vogliono in realtà è indossare un simbolo apparentemente spaventoso su una maglietta, fare un po’ i duri, poi andare a casa dalla moglie e i bambini e continuare la loro vita di ogni giorno. Non hanno pensato più di tanto al simbolo del Punitore, e lo stesso vale per gli imbecilli che ho visto [mercoledì], quelli che sventolavano le Stelle e le Strisce mentre invadevano il Campidoglio.”
SINOSSI
“L’ex marine divenuto vigilante Frank Castle (Jon Bernthal) ha vissuto una vita tranquilla per strada fino a quando improvvisamente non viene coinvolto nel tentato omicidio di una giovane ragazza (Giorgia Whigham). Naturalmente l’uomo è incuriosito dal mistero che la circonda e da coloro che sono alla ricerca delle informazioni che custodiva la ragazza. Castle pertanto, si segna un nuovo bersaglio sulla schiena perché nuovi e vecchi nemici lo costringono a confrontarsi con sé stesso, ad accettare il suo destino e ad abbracciare definitivamente la vita nei panni di The Punisher.”