Evangeline Lilly considerava i film sui supereroi come “forme inferiori di intrattenimento” prima di ‘Ant-Man’ (2015).
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che ha inaugurato la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista promozionale con Entertainment Weekly riguardante Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Evangeline Lilly ha parlato del suo rapporto con i film sui supereroi. Dopo aver raccontato di aver sostenuto un provino per il ruolo di Wonder Woman in un progetto di Joss Whedon, l’interprete di Wasp nell’MCU ha spiegato che in passato non vedeva di buon occhio i cinecomics, al punto tale da considerarli una forma inferiore di intrattenimento:
“Credo che l’impressione fosse che non avevo alcun desiderio nell’ottenere quella parte e [Joss Whedon] riusciva a capirlo. Ero troppo giovane per essere così educata e fingere di essere interessata all’idea di diventare Wonder Woman. […] Ho sempre fatto quello che ritenevo giusto per me. E onestamente non ero un’appassionata di film sui supereroi e questo è il motivo per il quale, in entrambi i casi, non accettai. Semplicemente non sapevo cosa tirare fuori da questi ruoli.”
“Spesso ero molto critica nei confronti di questi film. Ad esempio, ero nota un tempo per deriderli e trattarli come forme inferiori di intrattenimento fino a quando finché non è arrivata la Marvel.”
Inizialmente, infatti, Lilly stava per rifiutare il ruolo di Hope van Dyne nel primo Ant-Man (2015) prima di essere incoraggiata dal suo agente a dare una possibilità ai film dei Marvel Studios, cambiando totalmente prospettiva su questa tipologia di pellicole:
“Quando lo feci, mi resi conto ‘[I Marvel Studios] stanno facendo qualcosa di molto diverso e di molto interessante.'”