Come vi abbiamo anticipato, Bruce Wayne ha finalmente rivelato il suo segreto più oscuro a Catwoman. Per tutti i curiosi, ecco i dettagli con le tavole e le traduzioni.
Ora che la storyline The War of Jokes and Riddles si è conclusa ufficialmente sulle pagine di Batman #32, Tom King e Mikel Janin hanno finalmente svelato il segreto più oscuro di Bruce che ha raccontato a Catwoman.
Prima di proseguire oltre, attenzione ai pesanti spoiler. Proseguite solo se siete realmente interessati.
Tante storie di Batman sono guidate da una domanda retorica ben precisa: il Cavaliere Oscuro è il problema, oppure la soluzione? E’ uno scenario simile a quello dell’uovo e della gallina, con diverse storyline che hanno esplorato il concetto “Batman ha indossato mantello e costume a causa del male della città, oppure la nascita di Batman ha ispirato i cattivi di Gotham ad insorgere?” Alla fine cosa divide il Cavaliere Oscuro dai tanti altri villain?
Una singola regola: NON UCCIDERE:
C’è stato un momento nei primi anni della sua carriera in cui ha seriamente rischiato di infrangere questa fondamentale regola contro un villain in particolare: l’Enigmista. E quello che è successo dopo è ancor più sorprendente.
Al termine di una lunga guerra che ha portato a diverse morti innocenti (tra cui quella un bambino in particolare), Batman scopre che l’intero scontro è stato orchestrato dall’Enigmista solamente per la battuta finale di una pessima barzelletta. Da li Bruce capisce che non può far altro che ucciderlo:
Non era un incidente. Non pensavo che avrei fallito. Non ero folle o fuori controllo. Sapevo quello che stavo facendo. Sapevo chi ero. Capivo la scelta che stavo per prendere. Ero pronto ad uccidere l’Enigmista.
Proprio mentre il coltello si avvicina al volto dell’avversario, Joker si mette in mezzo con la mano, prendendo la coltellata al suo posto. Una coltellata che avrebbe ucciso certamente l’Enigmista.
Per un istante, l’unica cosa che ha reso Batman diverso dai suoi nemici è “un coltello su una mano”. Un elemento che non dipende minimamente da lui, dalla sua psicologia o dal suo addestramento, ma da una forza esterna completamente imprevedibile che lo ha fermato prima di oltrepassare il punto di non ritorno.
Posso fermarmi. Ho limiti. Io sono buono. Loro cattivi. Loro uccidono. Io no. Questo è quello che pensano tutti, ma non è vero. Quello che mi separa da loro è solamente una mano su un coltello. La sua mano.
Batman era vicino a diventare il suo stesso villain, una rivelazione che ha dovuto fare a Selina Kyle prima di farla decidere riguardo la proposta di matrimonio.