Arrivano nuove accuse per Dwayne Johnson, che ha danneggiato la produzione di Red One ed ha provato a controllare l’intera DC.
Nelle ultime ore, The Wrap ha pubblicato un lungo approfondimento sugli atteggiamenti di Dwayne Johnson sul set di Red One, il grande progetto di Amazon Prime Video (che vede nel cast anche Chris Evans) costato oltre 250 milioni di dollari.
L’attore è stato infatti accusato di aver danneggiato la produzione arrivando costantemente in ritardo sul set e di essersi comportato in modo poco professionale con i produttori, portando Amazon a sforare il budget (di 50 milioni) per assecondare le sue richieste.
Nel report, vengono rivelati anche dei dettagli inediti risalenti all’uscita di Black Adam (ottobre 2022) ed al presunto tentativo dell’attore di “controllare l’intera DC”.
Secondo quattro diverse fonti del sito, nel 2022 Dwayne Johnson ha incontrato il CEO di Warner Bros. David Zaslav per candidare la Seven Bucks (la sua casa di produzione) a gestire l’intera DC cinematografica al posto di Walter Hamada, l’ormai ex presidente DC.
Seven Bucks ha risposto a questo report spiegando che le riunioni tra Johnson ed il boss di Warner Bros. riguardavano esclusivamente Black Adam, ma i dubbi da parte del sito rimangono in quanto è raro che un attore organizzi una riunione direttamente con il presidente di un’azienda.
Secondo vecchie accuse risalenti a fine 2022, Dwayne Johnson ha anche “sfruttato” la popolarità di Henry Cavill come Superman, spingendo fortemente per il suo ritorno così da consolidare la sua posizione di potere in DC.
Comunque vada, alla fine David Zaslav ha deciso di ingaggiare James Gunn e Peter Safran alla guida della DC, con Henry Cavill che ha licenziato la sua agente, che lavora proprio presso la Seven Bucks.
Non è la prima volta in cui il sito si scaglia contro Dwayne Johnson: già a marzo dello scorso anno, due autorevoli reporter di The Wrap riportano infatti gravi accuse nei confronti dell’attore che, oltre ad aver comunicato risultati economici falsi per Black Adam, nel tentativo di “prendersi la DC” e di snobbare i franchise che a suo avviso non sono interessanti, ha contribuito nel declino dell’intera DC, portando a gravi conseguenze al box office.