Il flop di The Marvels al botteghino è un momento di riflessione per i Marvel Studios, la casa di produzione che è stata la regina del box office per gran parte degli ultimi 15 anni, fin dal debutto del primo Iron Man nel 2008.
Ad oggi, The Marvels ha incassato meno di 200 milioni nel mondo (a fronte di un budget di 220 milioni), registrando anche il peggior debutto nella storia del Marvel Cinematic Universe, che ha incassato più di $30 miliardi in vendite globali di biglietti cinematografici.
Questo non è stato il primo segnale d’allarme che qualcosa non andava bene in casa Marvel dal punto di vista del controllo qualità mentre il team di Kevin Feige si impegnava nella produzione di serie tv per lo streaming; anche i film Eternals (2021) e Ant-Man and The Wasp: Quantumania (2023) hanno ottenuto un punteggio basso sui maggiori siti di critica cinematografica, mentre il pubblico ha iniziato a lamentarsi del fatto di dover tenere il passo con un numero crescente di serie su Disney+ per comprendere la storia complessiva dell’MCU.
Nel dietro le quinte, i Marvel Studios e la Disney erano ben consapevoli che The Marvels stava avendo problemi già prima di arrivare sul grande schermo. Si è anche riconosciuto che Feige e il suo team avevano bisogno di tempo per fare il punto della situazione sui loro pilastri cinematografici, dicono le fonti a The Hollywood Reporter.
L’8 novembre, il CEO Bob Iger durante una conference call sugli utili ha dichiarato che l’impero cinematografico di Disney ha “perso la concentrazione” a causa dell’enfasi sulla quantità rispetto alla qualità nell’impeto di alimentare costantemente Disney+ con nuovi contenuti.
Il giorno successivo, Marvel e Disney hanno rivelato che avrebbero ridotto il numero di film di supereroi che avrebbero rilasciato nel 2024 da quattro a uno.
Deadpool 3 con Ryan Reynolds sarà infatti l’unico film dell’MCU nel 2024, e debutterà il 26 luglio invece del 3 maggio. Il sequel di alto profilo, che vede il ritorno Hugh Jackman nei panni di Wolverine, è il primo film di Deadpool rilasciato da Disney dopo l’acquisizione della 20th Century Fox ed è anche il primo film vietato ai minori protoddo dai Marvel Studios. Il titolo è descritto come un film ambientato nel Multiverso e preparerà il terreno per i prossimi film degli Avengers.
Captain America: New World Order, che era precedentemente previsto per il 26 luglio 2024, è stato posticipato di nove mesi al 14 febbraio 2025, dando allo studio il tempo di girare materiale aggiuntivo e correggere il tiro. Nel frattempo, Iil film incentrato sugli anti-eroi Thunderbolts, con Florence Pugh e Sebastian Stan, è slittato dal 20 dicembre 2024 al 25 luglio 2025 mentre viene preparata una nuova stesura della sceneggiatura.
Tra i titoli del 2025, Blade con Mahershala Ali è stato spostato di nove mesi, posticipando la data di uscita dal 14 febbraio 2025 al 7 novembre 2025. Sia Blade che Thunderbolts dovevano entrare in produzione la scorsa estate ma non avevano sceneggiature pronte in tempo, quindi sono stati interrotti durante lo sciopero degli sceneggiatori a maggio.
I cambiamenti di data di uscita annunciati a novembre significano che la Marvel ha quattro film di supereroi fissati per il 2025, includendo il reboot dei Fantastici Quattro, programmato per il 2 maggio, ma ciò potrebbe cambiare ancora qualora lo studio non dovesse reputare valide le sceneggiature.
Da questo punto di vista, finalmente il cosiddetto “controllo qualità” sembra più meticoloso rispetto agli ultimi anni, dove sono stati rilasciati un gran numero di contenuti a discapito della qualità generale, spesso senza supervisione di Kevin Feige (che interveniva soltanto dopo le riprese, ordinando una sessione di reshoot).
Secondo gli ultimi rumor, inoltre, la compagnia sta valutando se sviluppare Doctor Strange 3, Thor 5, Black Panther 3 ed Eternals 2.
Riguardo il mondo dello streaming, a seguito del fallimento di Secret Invasion, Marvel ha deciso di cambiare tutto: da una parte, la compagnia valuta se realizzare dei seguiti di serie già uscite (Moon Knight, She-Hulk, Ms. Marvel), ma al tempo stesso ha deciso di cambiare completamente formula. La compagnia ha infatti abbandonato le serie evento in 6 episodi (quelle con pesanti ripercussioni per l’intera macrotrama) e vuole soffermarsi maggiormente su serie con più stagioni, prendendo in considerazione personaggi come The Punisher o Ghost Rider.
Anche il processo produttivo è cambiato e la compagnia ha deciso di ingaggiare degli showrunner, adottando un modello di sviluppo più “tradizionale”.
Riguardo il fallimento di The Marvels, inevitabilmente le conseguenze sono (e saranno) gravi.
Piuttosto che essere un seguito diretto del blockbuster miliardario Captain Marvel, il film è una sorta di miscuglio.
In questa pellicola, Brie Larson è affiancata da Iman Vellani, la star emergente della serie Disney+ Ms. Marvel, così come Teyonah Parris di WandaVision nei panni della versione adulta del personaggio di Monica Rambeau. Mischiare e abbinare personaggi per i seguiti è una strategia che Marvel ha usato in passato in film come Captain America: Civil War, che presentava praticamente quasi tutti i protagonisti già presentati nei film precedenti, ma con risultati molto diversi, incassando $1.15 miliardi nel 2016.
Un produttore dei Marvel Studios, rimasto anonimo, ha dichiarato:
Perché non fare semplicemente Captain Marvel 2? Perché produrre The Marvels quando il tuo pubblico identifica già il personaggio di Brie Larson? Più importante, perché offri alle persone personaggi e storie simili a quelle che sono su Disney+ e ti aspetti di portarle su grande schermo insieme? Disney e Marvel hanno diluito fin troppo il prodotto. Naturalmente, un film funziona o fallisce anche per altre motivazioni, ma è davvero raro perdere così tanto valore film dopo film.
Captain Marvel ha debuttato con $153.4 milioni in Nord America, guadagnando $1.13 miliardi in tutto il mondo. Certamente, quel film aveva un chiaro vantaggio nel fatto che era stato suggerito nella scena dopo i titoli di coda di Avengers: Infinity War del 2018, mentre la protagonista ha avuto un ruolo chiave in Avengers: Endgame del 2019.
Paul Dergarabedian, analista di box office di Comscore, ha dichiarato:
La performance altalenante di tutti i film di supereroi degli ultimi anni dovrebbe essere un campanello d’allarme per quanto riguarda come questi film vengono concepiti, realizzati e commercializzati in futuro.