Batman: The Killing Joke entra ufficialmente in continuity con Doomsday Clock #2.
Batman: The Killing Joke di Alan Moore è certamente una delle storie più celebri sul Cavaliere Oscuro, ma il suo legame con la continuity DC è sempre stato molto sottile.
Lo scorso anno, agli albori del rilancio Rinascita, sulle pagine di Batgirl and the Birds of Prey: Rebirth #1 è stato confermato che Barbara Gordon è rimasta paralizzata dopo l’incontro con Joker e costretta alla sedia a rotelle, confermando così gli eventi di The Killing Joke nella continuity.
Ora, sulle pagine di Doomsday Clock #2, assistiamo ad un chiaro omaggio alla storia di Alan Moore, che la consolida nell’universo narrativo.
Da qui attenzione ad un piccolo spoiler.
Nel secondo numero, Rorschach e Ozymandias atterrano con Cleto in un vecchio parco divertimenti ormai abbandonato…lo stesso in cui Joker porta il commissario Jim Gordon per torturarlo psicologicamente e dimostrare che anche la vita delle persone più normali, come ad esempio Gordon, può prendere una svolta drammatica a causa di una “giornata andata storta”.
Ecco l’immagine in questione:
Durante lo speciale “Universo DC: Rinascita” è stato rivelato che esistono ben tre Joker nell’universo, uno dei quali è, appunto, la versione del personaggio di Alan Moore.