La bella e la bestia (2017), il live-action Disney con protagonisti Emma Watson e Dan Stevens, ha incassato ben $1.27 miliardi e ha rappresentato un enorme passo avanti negli effetti visivi, riproducendo il rendering CG della Bestia attraverso l’uso di una tecnologia VFX chiamata MOVA Contour Reality Capture. Questa tecnologia è stata usata anche per i cinecomic dei Marvel Studios come Guardiani della Galassia (2014), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).
In seguito all’uscita del film, Disney è stata denunciata denunciata per avere usato impropriamente la tecnologia MOVA a causa della collaborazione con La DD3, società che non possedeva (in termini legali) la tecnologia che ha reso il film un grande successo. Una complicata catena di titoli – che coinvolgeva un fallimento e una vendita fraudolenta – ha portato il caos sulla proprietà e sulle licenze di MOVA.
La giuria ha assegnato all’azienda lesa Rearden, che ha creato la tecnologia MOVA, un risarcimento di 600mila dollari che la compagnia dovrà versare per coprire, in parte, i profitto ottenuti dall’utilizzo della tecnologia. Il verdetto è arrivato dopo aver scoperto che la Disney sapeva di essere in possesso di un software di dubbia provenienza e coperta probabilmente da una licenza.
La Rearden aveva chiesto una cifra di circa 100 milioni di dollari, sospendo che i profitto del film erano merito della tecnologia MOVA. Tuttavia, la cifra reale di incasso stimata e che deve essere attribuita a MOVA è di 350.000$ (su un profitto totale di $255 milioni).
I numeri parlano chiaro: sarà un risarcimento veramente minimo per Disney, ma ci potrebbero essere altre spiacevoli sorprese se la Rearden deciderà di denunciarli per altre violazioni di MOVA su altri film, ad esempio i cinecomic dei Marvel Studios.
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