David Maisel, ex presidente dei Marvel Studios, ha raccontato come nacque l’idea del Marvel Cinematic Universe.
Una figura che ha contribuito al successo dei Marvel Studios senza mai raggiungere la notorietà di altri produttori – come Kevin Feige – è quella di David Maisel, ex direttore generale e chairman della compagnia. Maisel entrò nei Marvel Studios, fondati da Avi Arad, nel 2003 e lasciò lo studio nel 2009, quando la Casa delle Idee venne acquisita da The Walt Disney Company.
Maisel ebbe un ruolo fondamentale nell’ottenere i 525 milioni di dollari di finanziamento dalla banca Merrill Lynch che ha permesso ai Marvel Studios di produrre autonomanente i propri film, tra cui Iron Man e L’Incredibile Hulk. Dopo aver abbandonato la sua carica, Maisel ha ricoperto il ruolo di assistente e produttore esecutivo di Iron Man 2, Thor e Captain America: Il Primo Vendicatore, per poi dedicarsi ad altri progetti come Angry Birds – Il film e il suo sequel.
Durante il secondo episodio di With Great Power: The Rise of Superhero Cinema, podcast in quattro parti condotto dal giornalista e editore Ben Fritz del Wall Street Journal, David Maisel ha raccontato come nacque l’idea di creare un universo cinematografico condiviso, svelando di aver proposto la sua intuizione a Isaac “Ike” Perlmutter nel corso di un pranzo a cui partecipò anche il futuro presidente Donald Trump:
Successe durante un pranzo al Country Club di Mar-a-Lago. Ricordo Donald Trump si avvicinò al tavolo per salutare Ike, e Ike mi presentò a Mr. Trump. E ricordo che Ike disse che venivo da Hollywood. È successo poco prima che [il reality show] The Apprentice andasse in onda nel 2004, e Donald disse qualcosa sul suo show televisivo.
Perlmutter, ancora furioso per il successo commerciale di Spider-Man, sentiva che Sony avesse avuto troppo riconoscimento e denaro per un film basato su personaggio della Marvel Comics. Maisel, ai tempi un giovane dirigente che sognava di guidare un suo studio cinematografico, colse la palla al balzo sfruttando la rabbia di Perlmutter come un’opportunità per proporre la sua idea:
Gli proposi la mia idea, ossia che la Marvel avrebbe finanziato i propri film e, per questo motivo, avrebbe avuto la piena autorità per dare il via libera ai progetti e alla programmazione, completi risvolti finanziari e il totale controllo creativo.
Ben Fritz ha intervistato anche John Turitzin, ex capo consulente di Marvel Entertainment, che ha riflettuto su quanto fosse poco plausibile immaginare una compagnia produttrice di giocattoli come Marvel Enteprise/Toy Biz che autofinanziasse dei film:
Ci sembrava folle ai tempi, perché produrre un film è un grosso progetto. Produrre film è qualcosa che fanno gli studios. Noi eravamo una piccola compagnia di giocattoli, un’azienda licenziataria. Quindi l’idea che potessimo realizzare dei film era qualcosa di incredibile per noi.
Per quanto riguarda l’influenza di Perlmutter e la sua tendenza a risparmiare il più possibile nelle scelte aziendali, Turitzin ha aggiunto:
Ike Perlmutter era molto difficile con i costi. Era una persona che aveva fatto soldi trattando con aziende che erano finite in bancarotta o in crisi finanziarie. Quindi quando Ike iniziò a concentrarsi sulla realizzazione dei film, portò la sua mentalità allo studio cinematografico applicandola allo studio.