Lo sceneggiatore Damon Lindelof (Watchmen, Lost) vorrebbe meno film dei Marvel Studios l’anno: “Devono essere più speciali.”
Sin dal primo X-Men del 2000, il fenomeno dei cinecomics è cresciuto incredibilmente e nel giro di pochi anni si è consolidato come uno dei generi più redditizi e popolari di tutta Hollywood, capace di incassare cifre da capogiro al box-office di tutto il mondo. Ma in futuro cosa accadrà a questa tipologia di film? Arriverà il momento in cui il pubblico si stancherà dei supereroi oppure le major saranno così abili da rinnovare di volta in volta i loro franchise per renderli sempre più appetibili? Nonostante l’attesa da parte dei fan per i progetti annunciati dai Marvel Studios al San Diego Comic-Con e per quelli in fase di sviluppo, molti ritengono che l’offerta di prodotti supereroistici stia cominciando a superare la domanda, correndo il potenziale rischio di saturazione del mercato in relazione ai cinecomics.
Durante un episodio del podcast Into It di Vulture, Damon Lindelof, showrunner di Lost e della serie HBO Watchmen, ha parlato del suo approccio ai finale dei film e degli show e della “mentalità opposta” dell’interminabile Marvel Cinematic Universe. Secondo Lindelof, l’enorme quantità di film Marvel finirebbe per danneggiare il brand piuttosto che rafforzarlo poiché renderebbe meno speciali i singoli progetti:
“Sarà sempre una cosa difficile perché quando hai l’attenzione di qualcuno, vuoi mantenerla. Quindi l’idea di lasciarlo andare e di non sapere se lo riavrai mai più è antitetico al modo in cui noi esseri umani siamo programmati.”
“Da un punto di vista leggermente più cinico, questo è un mercato. È un’industria. E se realizzi un paio di film Marvel fantastici, l’istinto è ‘Dobbiamo realizzare più film Marvel, e dobbiamo espandere il nostro universo.’ Ed ho questa specie di pensiero interiore che mi fa pensare ‘Wow, vorrei che ne facessero di meno perché così ogni film sarebbe un po’ più speciale.’ Ma li guardo tutti… Le persone non vogliono che le cose finiscano. Io sì.”
Nonostante ciò, lo sceneggiatore ha ammesso di non voler risultare ipocrita puntando il dito contro l’operato dei Marvel Studios e la loro volontà di proporre sempre più storie al pubblico visto che in passato lui stesso ha lavorato a prequel, sequel e reboot di altri franchise:
“Non biasimo loro il diritto di andare avanti. Ho realizzato prequel, sequel e reboot, quindi non posso essere un’ipocrita e dire ‘Dio, inventatevi qualcosa di originale.’ quando, nel frattempo, ho lavorato a due film su Star Trek e a Prometheus.”